Accordo tra l'Università della Calabria e Deloitte per promuovere innovazione e sviluppo

Accordo tra l’Università della Calabria e Deloitte per promuovere innovazione e sviluppo

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Sostenere attività di formazione, ricerca, sviluppo e innovazione con l’obiettivo di sviluppare progetti congiunti che abbiano un focus particolare su sostenibilità, digitalizzazione e intelligenza artificiale. Con questo obiettivo l’Università della Calabria e Deloitte hanno firmato un accordo per definire progetti condivisi e attivare percorsi formativi dedicati che consentano ai giovani di acquisire le competenze richieste dal nuovo mercato del lavoro.

Il percorso di collaborazione, avviato e coordinato per l’Unical dal professor Fabio Piluso, rappresenta un’importante opportunità per l’ateneo calabrese che potrà sviluppare con la multinazionale progetti di innovazione e ricerca, nonché attività di promozione del trasferimento tecnologico.

Con questo accordo Deloitte potenzia la sua presenza nel Mezzogiorno, dove ha già avviato i progetti con NextHub a Bari e con l’Università Federico II a Napoli, e ribadisce come l’intelligenza artificiale rivesta un ruolo fondamentale nelle collaborazioni del network con le principali università italiane, compresa l’Università della Calabria che svolge un ruolo di primo piano in questo settore. L’accordo stipulato consolida un modello virtuoso di cooperazione con il mondo accademico dove innovazione e formazione sono strettamente legate al contesto economico e produttivo territoriale, anche al fine di creare dei profili di eccellenza a livello locale che siano guidati dalle nuove tecnologie.

«Siamo lieti che una multinazionale dell’importanza di Deloitte, tra le prime quattro al mondo nella consulenza – dichiara il Rettore dell’Unical Nicola Leone – sia interessata a stabilire una collaborazione strategica con l’Università della Calabria. I nostri studenti avranno l’opportunità di accedere a percorsi di formazione e di ricerca di avanguardia, e svolgere tirocini altamente professionalizzanti presso una realtà industriale di livello mondiale, acquisendo competenze che rispondono pienamente alle nuove sfide del mondo del lavoro. Auspichiamo che lo sviluppo della partnership strategica con Deloitte possa condurre a significativi investimenti della multinazionale sul territorio calabrese».

«Il nostro network è consapevole dell’importanza delle nuove competenze e della formazione dei più giovani e per questo favorisce sempre di più la collaborazione con le università e il mondo accademico – dichiara Guido Borsani, Presidente di Fondazione Deloitte – Nonostante l’aumento della domanda di competenze STEM in un mondo sempre più definito dalla competizione scientifico-tecnologica, l’Italia paga ancora un grande gap su questo aspetto e le imprese faticano a trovare i profili più adatti alle nuove esigenze. Con l’accordo sottoscritto con l’Università della Calabria, continuiamo a investire sulle competenze STEM affinché possa esserci un cambio di passo a beneficio delle nuove generazioni e soprattutto delle ragazze, purtroppo ancora sottorappresentate negli ambiti di studio e carriera legati a questi profili».

Dall’ultimo Osservatorio STEM di Deloitte si evince come in Europa poco più di 1 studente su 4 si dedichi a percorsi STEM e nei Paesi indagati solo il 19,5% degli studenti si concentri su percorsi ICT. In Italia il dato scende nettamente, in quanto tra tutti gli studenti STEM solo l’8,4% è iscritto a facoltà ICT. Più di 1 azienda su 2 riferisce inoltre di aver riscontrato difficoltà nel trovare i profili adatti mentre quelli più ricercati dalle grandi aziende sono negli ambiti di ingegneria (63%) e tecnologia (55%).

Per Deloitte l’accordo sottoscritto con l’Università della Calabria rientra nel più ampio programma di Impact for Italy, con cui il network ribadisce il proprio impegno per la crescita del sistema Paese attraverso progetti innovativi e sostenibili, che abbiano un impatto positivo sulle persone, sui clienti, sull’ambiente e sulle comunità in cui opera.


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