LAMEZIA TERME – Ha atteso la fine delle trattative per non condizionarle in alcun modo: ora che la fusione calcistica tra Sambiase (titolo di neo promossa in D) e Vigor Lamezia (titolo di Eccellenza) è cosa fatta, Eugenio Mercuri esce allo scoperto e traccia il bilancio della sua brevissima ma intensa presidenza giallorossa. “E’ stato un mese incandescente, bello e terribile nello stesso tempo – dichiara il professionista lametino, laureato con master in marketing. Non entro nel merito del nuovo progetto, ma forse il metodo è opinabile, con le due tifoserie ‘costrette’ a deviare in così poco tempo le inclinazioni delle proprie passioni. Per me, nato a Sambiase quando ancora era comune a se stante – continua Mercuri – l’incarico presidenziale della mia squadra del cuore, peraltro appena promossa in serie D, è stato un regalo bellissimo. E subito mi sono tuffato nel lavoro con tutte le mie forze. Un impegno inutile visto che altri lavoravano già ad un altro progetto”.
Di sicuro Eugenio Mercuri non ha fatto il semplice firma-carte, anche se i documenti che hanno iscritto la società sambiasina alla serie D, dopo lo straordinario campionato vincente, portavano il suo nome in calce.
“Una ricerca certosina e capillare di risorse, basata su rapporti di fiducia personale, ci aveva consentito di reperire le somme necessarie” – conferma l’ex presidente sambiasino che peraltro, ancora circondato dall’affetto dei tifosi, vuole aggiungere importanti particolari.
“Oltre a trovare i sostegni economici stavamo incasellando risultati molto incoraggianti. Anzitutto il pacchetto societario: ne avrebbero fatto parte una ambasciatrice calabrese residente in California, rappresentante di sambiasini di successo all’estero; in società avremmo portato anche un delegato dei tanti tifosi che avevano iniziato a costituire l’azionariato popolare. Ma non solo questo. Sul fronte tecnico avevamo già suggellato una collaborazione con l’US Catanzaro foriera di scambio di calciatori. Sul fronte commerciale, grazie alla mia professione, avevo intessuto rapporti con diverse aziende alcune delle quali molto interessate al progetto-Sambiase di cui faceva parte anche un nuovo utilizzo dello stadio: sia ogni giorno, grazie ad una zona-baby in cui portare i bambini a giocare mentre gli adulti potevano assistere agli allenamenti; sia prima delle partite ufficiali, con eventi di degustazione dei prodotti tipici da parte delle aziende vicine alla società. Senza contare che stava inoltre prendendo già consistenza l’amichevole con un’altra squadra calabrese dei campionato maggiori.”
C’è molta amarezza nelle parole di Eugenio Mercuri il quale, nonostante qualche sirena di incarichi importanti nella nuova realtà appena creata, continua a dichiarare fede alla sua originaria passione calcistica.
“Il mio era un progetto giallorosso e tale disponibilità confermo se dovesse delinearsi qualche futura iniziativa che rappresenti la storia calcistica di questo importante quartiere cittadino. Un ringraziamento speciale va a chi mi ha dato l’onore di rappresentare per pur un breve periodo la squadra ed ai tifosi più genuini del Sambiase che con il loro affetto e il loro contributo mi hanno manifestato la propria stima ed il supporto, anche nei momenti difficili. Da professionista del marketing e della comunicazione – conclude il dott. Eugenio Mercuri – voglio rivolgere un pubblico ringraziamento infine a tutti gli imprenditori, non pochi e non solo lametini, che avevano sposato il nostro progetto-Sambiase”.