“Con delibera di Giunta N. 343 DEL 30/11/2023 venivano assegnate in comodato all’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) 3 stanze poste al primo al piano dell’immobile comunale di Piazza Botticelli, attualmente anche sede del mercato rionale.
Notizia da accogliere con plauso e soddisfazione, vista la vocazione del territorio entro cui è inserita, la centralità e, soprattutto, la valorizzazione dell’area grazie al movimento che si creerebbe in virtù dei servizi offerti da ARSAC (divulgazione agricola e attività di ricerca).
Allo stesso tempo, però, si potrebbe chiedere perché, nonostante le numerose sollecitazioni, per 4 lunghi anni l’Amministrazione non si sia mai interessata dell’immobile di Piazza Botticelli. Infatti, già il 26 febbraio 2020, insieme ad un gruppo di consiglieri comunali, chiedemmo, attraverso una mozione (primo firmatario Giancarlo Nicotera) approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, la possibilità di concedere le stanze poste al primo piano di detto immobile comunale alle associazioni no profit presenti sul territorio. Purtroppo non è stato mai dato seguito alle nostre richieste, le motivazioni più in voga sono state le seguenti: problemi di agibilità e carenza di personale.
Ci sono voluti 4 anni per attenzionare un immobile così importante e centrale per l’economia di un territorio, centro storico, troppo spesso abbandonato a se stesso.
Considerato il recente affidamento deliberato in favore dell’ARSAC, con la presente si vuole cogliere l’occasione per chiedere all’amministrazione comunale di procedere con l’indizione di un avviso pubblico volto all’affidamento delle stanze, o di una parte di esse, presenti presso la struttura del Mercato Coperto, ad Associazioni senza scopo di lucro.
Inoltre, per una completa valorizzazione dell’immobile di piazza Botticelli si potrebbe dare spazio anche per la creazione un piccolo Mercato Slow Food, volto alla promozione dei prodotti locali contrastando la standardizzazione del gusto e delle culture prodottadall’industria agroalimentare globale, in cui il cibo vieneconsiderato meramente una merce e non più una risposta al nostro bisogno di nutrimento e una fonte di piacere. In questo caso potrebbero essere sfruttate le conoscenze e le competenze del Distretto del cibo del lametino e dell’associazione Slow Food Lamezia.
Agricoltura, cibo, slow food ed associazioni senza scopo di lucro, tutti insieme, dal cuore pulsante di Lamezia Terme, Piazza Botticelli, potrebbero anche pensare di far rinascere la storica tradizione della Fiera Agricola. Speriamo di non dovere aspettare altri 4 anni!”.
Così Antonio Lorena PhD, Consigliere Comunale FDI Lamezia Terme