Lamezia, Rubino e Gianturco: “La situazione di degrado in via Perugini calpesta e offende la storia della Città”

Lamezia, Rubino e Gianturco: “La situazione di degrado in via Perugini calpesta e offende la storia della Città”

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“Le condizioni in cui versa Via Arturo Perugini sono sintomatiche dello stato di decadimento, abbandono e del degrado sociale e culturale in cui versa la Città di Lamezia Terme”. Lo affermano i consiglieri comunali Rosy Rubino e Mimmo Gianturco del gruppo consiliare “Lamezia Prima di Tutto”.

“Il prossimo 6 aprile – aggiungono – ricorre il quarantesimo anniversario della morte del senatore Arturo Perugini, autore del ddl per la costituzione del Comune di Lamezia Terme, approvato con legge del 4 gennaio 1968 n. 6. Purtroppo, constatiamo che fino ad oggi nessuna iniziativa istituzionale è stata messa in agenda per ricordarne la figura e, soprattutto, registriamo, con rabbia e amarezza, che da diverso tempo risultano danneggiate e colpevolmente vandalizzate le targhe che denominano via Perugini, arteria della città in cui sono ubicati il Comune, l’ospedale Giovanni Paolo II, il Commissariato di Polizia e nelle strade adiacenti il complesso interparrocchiale di San Benedetto, la sede Inps, la piscina Comunale e il palazzetto dello Sport Alfio Sparti”.

“Da quanto si apprende – aggiungono – l’amministrazione comunale è stata più volte sollecitata a ripristinare le targhe che ricordano il nostro illustre concittadino senza però ottenere risultati tangibili. Una situazione inaccettabile che calpesta la dignità della città e della nostra storia, a cui si aggiunge la situazione di assoluto degrado in cui versa via Perugini: vegetazione che sovrasta i marciapiedi rendendo impossibile il transito dei pedoni, situazione altrettanto indecorosa all’interno del cortile comunale, manto stradale in pessime condizioni fotografano drammaticamente la realtà esistente ponendo in primo piano la fatiscente e irresponsabile azione amministrativa”.

“A distanza di 8 anni dall’insediamento dell’Amministrazione Mascaro – concludono i consiglieri comunali – i risultati amministrativi raggiunti sono palesemente e inequivocabilmente fallimentari per la quarta Città della Calabria”.


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