25 Aprile, il PD lametino sarà insieme all’ANPI ed alla CGIL per celebrare gli eroi

25 Aprile, il PD lametino sarà insieme all’ANPI ed alla CGIL per celebrare gli eroi

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25 Aprile, il PD lametino sarà insieme all’ANPI ed alla CGIL per celebrare gli eroiIl 25 Aprile, festa della Libertà e festa della Liberazione, il PD lametino sarà insieme all’ANPI ed alla CGIL per celebrare i tanti eroi che, donando la loro vita per la nostra libertà, furono gli artefici di quel periodo sofferto, doloroso, pieno di sacrifici ma decisivo nella storia del nostro Paese, che ci ha fatto risorgere dalla barbarie del nazifascismo e della guerra.

“E’ sul 25 Aprile, su questa data – si legge in una nota del segretario cittadino Gennarino Masi – che si fonda, anzitutto, la nostra Repubblica. La Resistenza non fu soltanto conflitto armato per abbattere il regime e l’invasore, ma anche riflessione e dibattito su ciò che sarebbe diventato il nostro Paese una volta che fosse stata riconquistata la pace e con essa il recupero delle libertà perdute con la conquista di nuovi diritti che per vent’anni erano stati negati.

Per noi, democrazia, al pari della libertà, è un patrimonio che ci è stato consegnato e che, nel volgere di mutamenti epocali, dobbiamo essere capaci di trasmettere alle generazioni future.

Per noi, democrazia oggi vuol dire anche battaglia per la legalità.

Per noi, democrazia, vuol dire lotta severa contro la corruzione.

Per noi, democrazia, vuol dire contrasto aperto contro le mafie e tutte le organizzazioni criminali che sono una piaga aperta nel corpo del Paese.

Per noi, democrazia significa continuare a reclamare verità e giustizia per Giulio Regeni rapito, torturato e ucciso al Cairo ma anche un cessate il fuoco immediato della guerra.

Il valore della libertà e della democrazia discende dalla lotta della resistenza militare e politica attuata dai partigiani, dai lavoratori e dal popolo italiano.

Oggi più che mai è importante riaffermare quei valori che hanno caratterizzato la lotta per la liberazione dal nazifascismo e seguire quel filo rosso che ha unito una generazione ed ha permesso sul piano civile, giuridico e politico, la nascita e la vita della Repubblica Italiana.

Ecco perché è sempre tempo di Resistenza”.


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