Aic, D'Ippolito (M5S) chiede le dimissioni immediate del presidente Manna, "perduti 105 milioni di euro per ridurre la dispersione d'acqua, errore imperdonabile"

Aic, D’Ippolito (M5S) chiede le dimissioni immediate del presidente Manna, “perduti 105 milioni di euro per ridurre la dispersione d’acqua, errore imperdonabile”

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Aic, D'Ippolito (M5S) chiede le dimissioni immediate del presidente Manna, "perduti 105 milioni di euro per ridurre la dispersione d'acqua, errore imperdonabile"«Il presidente dell’Aic deve dimettersi entro oggi, dopo l’imperdonabile errore della stessa Autorità, che per la mancanza di una semplice firma digitale si è fatta respingere dal ministero delle Infrastrutture un progetto da quasi 105 milioni di euro, nell’ambito del Pon, volto a ridurre le perdite d’acqua nella rete idrica regionale».

Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che alla Camera siede in commissione Ambiente. «L’episodio – incalza il parlamentare – è di una gravità inaudita. Significa che l’Autorità idrica calabrese ha trasmesso il progetto in questione in fretta e in furia, senza averne contezza e mandando in aria la possibilità, per i calabresi, di avere un servizio idrico di qualità. Da anni i cittadini pagano a peso d’oro un servizio indecente e sopportano pesantissime carenze d’acqua, ingiustificabili e indicative di un sistema pubblico impreparato e inadeguato, direi bollito».

«Quando sul finire del 2021 uscì il bando ministeriale, segnalai – ricorda l’esponente del Movimento 5 Stelle – il rischio, per l’Autorità idrica calabrese, di perdere i cospicui finanziamenti disponibili, visti i ritardi organizzativi e gli ostacoli tecnici persistenti rispetto all’accesso alla montagna di soldi stanziati al fine di ammodernare il servizio idrico. Purtroppo, quella mia facile profezia, allora inascoltata, è divenuta amara realtà. Adesso vedremo se qualcuno pagherà per questo torto ai due milioni di residenti in Calabria». «Al ministero – conclude D’Ippolito – chiederò subito, ma senza illusioni, se sia in qualche modo possibile che la Calabria rientri in ballo per ottenere quei circa 105 milioni, indispensabili come il pane».


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