Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune), atto aziendale Asp  Catanzaro: "Vogliamo conoscere dettagli: si passi dalla carta ai fatti"

Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune), atto aziendale Asp  Catanzaro: “Vogliamo conoscere dettagli: si passi dalla carta ai fatti”

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Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune), atto aziendale Asp  Catanzaro: "Vogliamo conoscere dettagli: si passi dalla carta ai fatti"“Abbiamo appreso dalla stampa nei giorni scorsi del nuovo atto aziendale varato dalla commissione straordinaria alla guida dell’Asp di Catanzaro e attualmente in fase di valutazione da parte del commissario ad acta Longo. Sarebbe doveroso, per una questione di trasparenza verso i cittadini calabresi, avere contezza nei dettagli dell’atto aziendale e non solo di quanto riportato nella comunicazione diffusa dalla commissione straordinaria. 

In attesa della valutazione del commissario ad acta, stando a quanto comunicato dalla commissione straordinaria, nel nuovo documento sembrerebbero trovare concretizzazione tante battaglie che il nostro movimento “Lamezia Bene Comune” ha portato avanti nell’ultimo anno per Lamezia e l’hinterland lametino: la riattivazione  del reparto di malattie infettive e del servizio di microbiologia e virologia all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, il potenziamento del reparto di cardiologia, l’attivazione di servizi specifici anche presso l’ospedale di Soveria Mannelli. Una battaglia che abbiamo condotto nelle modalità più diverse, dalle petizioni popolari che hanno raggiunto migliaia di firme in poche ore all’attività portata avanti con il fondamentale contributo di tutti in sede di commissione comunale sanità e in consiglio comunale fino al sopralluogo con i commissari straordinari dell’ASP che hanno avuto modo di toccare con mano una struttura come quella del reparto di malattie infettive del nosocomio lametino dotata di strumentazione altamente all’avanguardia e che, negli anni precedenti alla chiusura, aveva funzionato benissimo. Si poteva sbloccare il tutto prima e non oltre un anno dopo lo scoppio dell’emergenza Covid? Certamente sì, ma ora occorre lavorare perché alle parole seguano i fatti, perché quanto scritto sulla carta si traduca in realtà.  Da quel poco che sappiamo del nuovo atto, mancano i tempi di attuazione e l’effettiva operatività dei nuovi servizi annunciati. Dopo anni di tagli e azioni ingiustificabili tutte orientate al depotenziamento, il commissario Longo prenda atto delle potenzialità di una realtà ospedaliera come quella di Lamezia,  funzionale a tutto l’hinterland lametino e all’area centrale della Calabria per il personale altamente qualificato che vi opera con abnegazione e professionalità nonostante le gravissime carenze d’organico, per la vicinanza ai principali snodi comunicativi, per la disponibilità di una struttura nuova e polifunzionale.

La nostra battaglia per la garanzia reale del diritto costituzionale alla salute dei cittadini calabresi continua. Sul fronte emergenza Covid, non sappiamo cosa avverrà in autunno: di fronte a una possibile circolazione endemica del virus, occorre attrezzarsi ora, non a settembre, per la gestione della nuova fase e per l’eventuale somministrazione di terze dosi ai pazienti più fragili, come si sta già ipotizzando a livello nazionale.  Occorre intervenire sulle inaccettabili carenze di personale di diversi reparti e unità ospedaliere, a cominciare dal reparto di neonatologia del nostro ospedale visto che si tratta della tipologia di pazienti più vulnerabili. Riorganizzare e potenziare i servizi sul territorio, ripartendo dalla medicina territoriale e dall’assistenza domiciliare integrata che la pandemia ci ha dimostrato essere una frontiera fondamentale per la cura delle persone in modo da non sovraccaricare le strutture ospedaliere. Occorre riprendere l’idea di un centro regionale post acuzie nel nostro territorio a servizio dell’intera Calabria. In questo territorio vanno garantiti i livelli essenziali di assistenza che allo stato attuale, come del resto la stessa commissione straordinaria dell’Asp ha messo nero su bianco nell’ultimo piano delle performance approvato a dicembre scorso, non possono essere garantiti.

Chiediamo che l’atto aziendale dell’Asp di Catanzaro non resti un annuncio ma si concretizzi nel più breve tempo possibile. Continueremo a vigilare e a tenere alta l’attenzione su quella che per noi è la madre di tutte le battaglie, visto che ne va della vita e della salute delle persone: i cittadini del nostro territorio hanno diritto a una sanità normale in una regione normale”. Così Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune).


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