“La campagna vaccinale continua spedita e, ormai aperta a tutte le fasce di età, e azzerando quei criteri seguiti fino ad oggi, dà l’accesso ai vaccini alla più ampia fetta di popolazione.
Anche in Calabria ci si avvia ad uscire dall’incubo.
Ad oggi presso l’Ospedale lametino, sono state vaccinate più di 20.000 persone; e, nonostante le iniziali problematicità, non vi è dubbio di come l’organizzazione sia andata via via migliorandosi anche grazie al lavoro sinergico di Associazioni, della Protezione Civile; della Croce Rossa; dell’Esercito nonché di tutto il
personale medico, infermieristico e della farmacia, consentendo dunque il celere svolgimento delle operazioni di vaccinazione.
Va però rilevato come da qualche tempo, il nosocomio cittadino (così come gli altri punti vaccinali di Soveria Mannelli e Soverato), sia “quasi” scomparso dalla piattaforma di prenotazione per chi deve ricevere l’auspicata prima dose del vaccino.
Tutto ciò appare davvero singolare, perché se fino a qualche tempo fa tale condizione poteva essere imputata ad una carenza di materiale, infatti non ci si può dimenticare di come i vaccini arrivassero a singhiozzo e di come altrettanto spesso venissero dirottati verso altre regioni; ad oggi questo problema è stato ampiamente superato. Ma, nonostante ciò, la popolazione del comprensorio lametino di fatto viene “dirottata” presso la città di Catanzaro, se non addirittura a Vibo Valentia e provincia!
Questa scelta -di cui ci piacerebbe capirne la logica- di accentrare tutti i pazienti presso l’Hub di Catanzaro Lido, l’Ospedale De Lellis e Germaneto, è inspiegabile e ormai intollerabile! Resta l’amara constatazione di come a Catanzaro siano messi in prenotazione più di 1.400 vaccini al giorno, mentre nel lametino si parla di non più di 500 vaccini a settimana!
Scelte dettate da valutazioni sbagliate in fase di programmazione che si auspica vivamente che siano corrette al più presto, dando così la possibilità ai lametini di potersi vaccinare nel proprio nosocomio”. Così Anna Caruso, Già Consigliere comunale.