“Al Ministro del Salute. – Per sapere – premesso che: con decreto n. 31 del 18 febbraio 2021, il Commissario ad acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario della Regione Calabria, Guido Nicolò Longo, ha approvato le «linee guida per l’adozione degli atti aziendali delle aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria»;
a parere dell’interrogante, le linee guida approvate nel suddetto decreto, dal cui contenuto dipende sostanzialmente l’assetto e l’organizzazione del SSR, riproducono il medesimo schema e le medesime criticità che hanno portato al collasso della sanità pubblica calabrese; in particolare, il documento elaborato dal Commissario ad acta ignora completamente la situazione sanitaria delle aree del Basso Jonio cosentino e dell’Alto Jonio crotonese cancellando, ancora una volta, l’Ospedale di Cariati dalla programmazione regionale; per i territori sopra citati, in effetti, non risultano valutati i criteri di percorrenza verso i più vicini presidi di pronto soccorso; criteri che renderebbero necessaria la riapertura dell’Ospedale di Cariati e la qualificazione dello stesso come Ospedale di Zona Disagiata, in maniera analoga a quanto avvenuto per gli ospedali di San Giovanni in Fiore e di Acri, nonché per l’Ospedale di Trebisacce che si è visto recentemente riconoscere tali criteri da parte del Consiglio di Stato; peraltro, i parametri fissati dalla normativa vigente per la qualificazione dell’Ospedale di Cariati come Ospedale di Zona Disagiata sono verificabili tramite la consultazione di applicazioni di uso comune, come Google Maps, dalle quali risulta chiaramente il tempo di percorrenza dai vari Comuni al pronto soccorso più vicino; inoltre, occorre considerare i tempi ancora più ridotti previsti per le reti di emergenza tempo-dipendenti (infarto, ictus, grandi traumi, ecc.) che nel territorio calabrese non risultano affatto rispettati, con grave vulnus all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza; la situazione rimane drammatica anche dal punto di vista della gestione della pandemia da Covid-19, come dimostrano la duplice bocciatura del piano di riorganizzazione della sanità regionale – lo stesso piano che portò alle dimissioni del precedente Commissario Cotticelli – e i ritardi accumulati nell’ambito dell’attuazione della campagna di vaccinazione –: se il Ministro interrogato non ritenga di dover adottare iniziative di competenza al fine di promuovere, con urgenza, la revisione delle linee guida citate in premessa e la risoluzione delle problematiche che, nella Regione Calabria, tuttora persistono nella gestione sanitaria della pandemia da Covid-19″. Così il deputato della Lega On. Domenico Furgiuele.