Scordovillo, il campo Rom di Lamezia Terme

IlPunto di Marco Foti / Il campo rom diventi “Parco Urbano di Scordovillo”

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Dopo le parole, i fatti. Ci siamo.
La Regione Calabria ha avviato la selezione di partner per il progetto di “Inclusione e integrazione dei cittadini di etnia ROM, insediati nella baraccopoli stabile in località Scordovillo, nel Comune di Lamezia Terme”. Il lavoro istituzionale prosegue attraverso la messa terra delle azioni congiunte di Governo centrale, Regione Calabria e Prefettura di Catanzaro. Quest’ultima attenta nell’affermare che “quell’area una volta liberata va demolita e rigenerata immediatamente, altrimenti viene rioccupata di nuovo”.

Un atto che segue l’approvazione di un recente progetto definitivo che prevede un investimento per ATERP, come soggetto beneficiario del finanziamento, finalizzato all’acquisizione di stock abitativi nel comune di Lamezia e/o nell’hinterland del lametino, messi a disposizione come alloggi disponibili e pronti per l’uso.

I tempi sono quindi maturi.

Il mio pensiero sul campo rom di Scordovillo è ormai noto ed è strettamente legato ad un progetto per la città, con la sua bonifica, l’intera riqualifica dell’area e la ricollocazione della popolazione (circa 500 residenti), in piena linea con il piano che stanno portando avanti congiuntamente tutte le istituzioni centrali. Non è un segreto che promuova da quasi 10 anni il “Parco Urbano di Scordovillo”, una sorta di green park integrato nel sistema città-territorio caratterizzato da servizi innovativi per i cittadini.

Un parco cittadino, il parco urbano di Scordovillo; un polmone verde di 22 mila metri quadrati nella città di Lamezia con lo scopo di fornire alla cittadinanza ed altri visitatori uno spazio ricreativo a contatto con la natura e con le dotazioni di servizi innovativi sulla mobilità elettrica. Un green park che potrà prevedere sino al 50% dell’area destinata a verde urbano, un parco protetto da un sistema di videosorveglianza presidiato 24/7, aperto e sicuro a disposizione ed accessibile da tutta la cittadinanza.

Un parco urbano al cui interno potranno essere predisposte specifiche torrette attrezzate con pulsanti d’allarme e citofoni collegati direttamente ad una control room che governa un sistema di videosorveglianza presidiato, un sistema di filodiffusione che, oltre a trasmettere musica, servirà per gli avvisi di allarme e le comunicazioni di servizio.

Il cuore del Parco potrà prevedere aree attrezzate per ospitare eventi culturali, esposizioni, mostre e altre attività a carattere ludico, offrirà la possibilità di connettere e ricaricare i propri dispositivi godendo del parco urbano anche lavorando o studiando. Potranno trovare spazio teatro e cinema all’aperto, area giochi per bambini, aree destinate ai cittadini della terza età, area di sgambatura per i cani recintata e a completa disposizione dei proprietari di cani, che potranno lasciar libero il proprio animale su un prato ben curato e con uno spazio adeguato alle diverse esigenze.

Ma non è tutto!

Il Parco Urbano di Scordovillo potrà essere un’area da destinare ai giovani, alle famiglie, alle mamme, alle nonne, puntando prima di tutto alla realizzazione di una struttura polivalente dotata di una pista ciclabile (da collegare con il percorso già presente) ed un percorso per gli appassionati di mountain bike. Il Parco urbano avrà al suo interno le colonnine di ricarica per bici e monopattini elettrici, percorsi dedicati e separati per la visita del parco con i mezzi elettrici, un “sentiero guidato” all’interno del polmone verde di Lamezia Terme.

Un parco che restituirà alla città tutta, un’area verde collocata a due passi dai centri urbani, ed al territorio, un’area completamente riqualificata confinante con l’ospedale “Giovanni Paolo II”.

Un progetto fattibile nell’arco del prossimo governo e che potrà vedere la luce entro la scadenza del mandato.

IlPunto di Marco Foti / Il campo rom diventi "Parco Urbano di Scordovillo"Marco Foti
Pugliese di origini, Marco Carmine Foti ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato in Ingegneria Civile e specializzato nel settore dei trasporti. Vive e lavora a Genova dove svolge la sua attività professionale prevalentemente nel settore di competenza. Presidente della Commissione “Trasporto Pubblico Locale e Mobilità Sostenibile” dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, è stato più volte selezionato tra gli esperti di riferimento per il MIT.


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