“Il mio ricordo sul crollo del “Ponte Morandi” e la forte resilienza della città di Genova*

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Alle 11.36 del 14 agosto del 2018 mi stavo recando, in provincia di Reggio Calabria, in un agriturismo per una reunion con i compagni di scuola del V anno “1987” dell’ITIS Vallauri. Il segnale telefonico era scarso, quasi inesistente. Dopo 10 minuti mi chiamano allarmati, l’audio era pessimo come il segnale. “È crollato il Ponte Morandi a Genova, un disastro. Verifica se i tuoi colleghi siano coinvolti”.

Il “ponte Morandi”, oggi “Ponte San Giorgio”, è situato sul fiume Polcevera, al di sopra di un’area industriale riqualificata dai tanti insediamenti commerciali (da IKEA a Decatlon ecc), lungo l’autostrada dei fiori A10, il cui tratto è utilizzato dai genovesi come tangenziale per raggiungere il ponente ligure (e della città) e lo scalo aeroportuale Cristoforo Colombo. Normale attraversarlo, anche più volte in un giorno.
Le notizie furono inizialmente frammentarie ma con il passare delle ore tutto fu chiaro, nella sua triste realtà. 43 persone persero la vita a causa del crollo, la città divisa in tre, macerie da sgombrare, ponte da ricostruire.
Genova rispose alla grande, come sempre ha fatto in tutte quelle occasioni che hanno minato la stabilità e la tranquillità dei genovesi. Istituzioni centrali e locali, d’unisono, presero in mano la situazione. I lavori della costruzione del nuovo viadotto furono veloci, nonostante le tante vicissitudini. Direzione lavori, imprese, parti sociali, istituzioni, tutti impegnati a limitare i danni che la città stava subendo.
Il ponte è stato ricostruito dopo due anni dal crollo, Genova nel 2020 è ritornata a guardare laddove per tutti i mesi precedenti vedeva il vuoto, i genovesi potevano volgere lo sguardo in alto.
È stato un momento difficile per la città di Genova e per tutta l’Italia. Ma il traguardo raggiunto, che concretizza l’enorme lavoro condotto dall’industria italiana e coordinato da un sistema di governance efficace, ha posto le basi per la definizione del “Modello Genova”, da prendere a riferimento in tutto il territorio italiano.
Un esempio.

Marco Carmine Foti
Presidente Commissione “Trasporto Pubblico Locale e mobilità sostenibile”
Ordine degli Ingegneri di Genova


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