La Costa degli Dei è un tratto di costa del Mar Tirreno meridionale che si estende da Pizzo Calabro a Nicotera, la parte di costa della provincia di Vibo Valentia che delimita il cosiddetto corno di Calabria.
Una volta usciti dall’autostrada del Mediterraneo, giusto appunto dallo svincolo di Pizzo Calabro, si percorre in direzione Sud la ex strada statale 522 di Tropea, ora strada provinciale “ex SS 522 Bivio Angitola-Tropea”, superando i centri abitati di Pizzo, Vibo Valentia, Briatico ed infine Tropea.
Ecco, questo è l’inferno.
Una strada a carreggiata unica ed una corsia per senso di marcia in gran parte del suo percorso. Ma questo aspetto è soltanto un elemento di corollario allo stato attuale in cui versa l’infrastruttura. L’inferno prende forma nel momento in cui inizia il viaggio lungo questa importante strada di collegamento, locale e turistica. La vegetazione che cresce in modo incontrollato ai bordi della carreggiata in più punti della provinciale invade le corsie, a tratti delimitando pesantemente la capacità stradale dell’infrastruttura. Erbacce, rami che penzolano sopra la testa degli automobilisti, cunette e canali di scolo invasi da piantagioni che crescono come se non ci fosse un domani.
Una giungla, una foresta. Per gli automobilisti, un inferno.
A questo si aggiunga la cattiva manutenzione del manto stradale, tappezzato con micro interventi che rendono ancora di più difficoltosa la marcia a causa delle buche “rappezzate” e dei continui avvallamenti creati dalla copertura delle fosse in più step.
La strada provinciale, nel pieno rispetto del limite della velocità consentito, non appare sicura: la vegetazione invasiva lungo la carreggiata e le continue buche la rendono difficile nella guida, con un suggerito elevato livello di attenzione alla guida.
Dopo circa tre quarti d’ora di marcia in direzione Sud (Reggio Calabria) si raggiunge il piccolo centro di Marina di Zambrone, posto a circa metà strada tra Pizzo Calabro e Tropea.
Termina l’Inferno ed entriamo nel Paradiso.
Ma prima di raggiungerlo è bene richiamare un po’ di storia giacché questa parte di Calabria è propriamente chiamata “Costa degli Dei”, perché anticamente si diceva avessero dimora gli Dei che la scelsero per la sua bellezza paesaggistica. Questo tratto di costa viene anche chiamato “La Costa Bella” perché, posizionata ad Ovest, il sole tramonta sul mare e d’estate è sovente gustare il bellissimo “sunset” con lo sfondo del vulcano “Stromboli” dell’arcipelago delle isole Eolie.
A Marina di Zambrone si trova una delle più suggestive spiagge della Calabria, “il Paradiso del Sub”, altrimenti conosciuta come spiaggia di Marinella. Eccoci, benvenuti nel Paradiso.
Dalla stazione ferroviaria di Marina di Zambrone, luogo adatto a parcheggiare l’auto, superando il sottopasso ferroviario, si percorrono circa 500 metri a piedi e seguendo le indicazioni per la “spiaggia della Marinella” si raggiunge un sentiero sterrato che conduce al Paradiso. Il percorso è breve (700 metri), protetto, lato monte, da un grigliato in ferro e rete metallica e, lato mare, da un parapetto in legno. Il sentiero ci conduce direttamente ad un panorama incantevole, l’immagine della baia del Paradiso del Sub di Zambrone, costituita da tre insenature (spiagge), ciascuna separata da scogliere facilmente superabili.
Benvenuti nel Paradiso terrestre.
Luoghi come questi in Calabria ce ne sono davvero tanti, spesso accomunati tra di loro dai soliti problemi di viabilità ed accessibilità.
Al di là del semplice ripristino delle ordinarie attività di manutenzione (asfalto, verde, opere accessorie, ecc) occorre pensare ad un progetto più importante i cui obiettivi convergano verso un modello di governance della mobilità sostenibile la cui finalità sia quella di ottimizzare il sistema degli accessi e della sosta.
Un sistema di accessibilità, green e smart, giusto appunto per i luoghi interessati. Il sistema della sosta (green park e smart parking), la rete di accoglienza (infomobilità) e l’offerta di servizi di trasporto mirata (mobilità elettrica, sharing) costituiscono gli elementi base per un modello di governance cui devono tendere poli turistici come la spiaggia della Marinella, per rispondere adeguatamente alle richieste di un mercato turistico sempre attento ai servizi offerti dai territori.
Accessibile significa maggiore turismo, più economia.
Dall’inferno al Paradiso, e viceversa, è un attimo.
Marco Foti
Pugliese di origini, Marco Carmine Foti ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato in Ingegneria Civile e specializzato nel settore dei trasporti e della logistica. Vive e lavora a Genova dove svolge la sua attività professionale prevalentemente nel campo della pianificazione e progettazione dei trasporti, studi di fattibilità tecnica e analisi economico-finanziarie, piani di riqualificazione e studi di sistemi ed infrastrutture di trasporto. Membro della Commissione Trasporti dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, è stato più volte selezionato tra gli esperti di riferimento per il MIT.