Sono dieci, e tutti di grandissimo spessore letterario, i finalisti della prima edizione del premio “Pane Quotidiano” ideato e promosso da Vincenzo Ursini, fondatore e presidente della “Nuova Accademia dei Bronzi” di Catanzaro e del centro culturale “La Ritornanza”, la cui premiazione si terrà a Petrizzi il prossimo 21 marzo, a partire dalle ore 15,30, con l’adesione della locale amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Giulio Santopolo, dal vicesindaco Antonella Paonessa e dall’assessore Jessica Alì.
“Una iniziativa, – spiega Ursini – di grande qualità che rende omaggio ai tanti poeti dei nostri giorni che alla poesia affidano da anni le loro più recondite sensazioni. Il tutto, senza chiedere alcuna quota d’iscrizione ai partecipanti e senza fruire di contributi pubblici”.
Al concorso, presieduto dalla professoressa Francesca Misasi di Vicenza (già dirigente scolastico e ora sublime poetessa, vincitrice lo scorso anno, proprio a Petrizzi, della seconda edizione del premio “Luigi Tucci”) avevano aderito 453 autori in rappresentanza di tutte le regioni italiane, ma anche da altri Paesi europei perché l’Accademia dei Bronzi ha varcato da tempo i confini nazionali realizzando iniziative anche all’estero. Rilevante, dal punto di vista letterario e giornalistico, è stato il premio “Città di Valletta” realizzato per dieci edizioni consecutive a Malta: premio promosso da Vincenzo Ursini e consegnato direttamente ai vincitori dal Presidente della Repubblica maltese nel corso di una cerimonia ufficiale che si svolgeva all’interno del Palazzo Presidenziale di La Valletta.
I dieci poeti finalisti del premio “Pane Quotidiano” sono: Ettore Autunno (Melzo), con la lirica dal titolo “Un bacio mai dato”,Giuseppe Galati (Acquaro), con “Ti parlo ancora”, Erminio Giavini (Milano), con “Stagioni”, Massimo Malavolti (Bologna), con la lirica “Questa notte”, Francesco Maria Mazzamurro (Parma), con “A mia madre”, Rosita Panetta (Torino), con la lirica “Ed io ti aspettavo papà”, Selene Pascasi (L’Aquila), con la lirica “Rose uccise sull’altare”, Francesco Potenza (Potenza), con la lirica “Stazione di passaggio”, Caterina Tagliani (SelliaMarina), con “Regalati un sogno” e Gilberto Vergoni (Cesena), con la lirica “Effimera bellezza”.
“I temi dominanti delle liriche premiate – commenta Vincenzo Ursini – attraversano tutte le sfaccettature delle emozioni e rappresentano il modo in cui il poeta intende la vita, la scruta, la scandaglia, la rifiuta, la rinnega, la interroga anche se consapevole di non poter ricevere nessuna risposta”.
E la professoressa Francesca Misasi aggiunge: “Non manca certo il tema dell’amore, il sentimento per eccellenza, presente in ogni sua forma e declinazione. Amore dove l’io lascia spesso il posto all’altro e dilaga dipanandosi tra tenerezza e passione, struggimento e travaglio quando non corrisposto, amore dolcissimo, struggente e avvincente verso le figure familiari ed affettive, accorato quando le persone tanto amate ci lasciano… Ma anche amore come sofferenza al femminile per tutto il sangue versato dal corpo delle donne. Infinito anche l’amore per la propria terra che il poeta, più degli altri, porta nel cuore ed espresso in liriche distintive dove la parola trascende spesso il reale e l’io lirico si oggettivizza con i luoghi del cuore, ne avverte il respiro, la luce, ne coglie i profumi, lasciando che la pienezza dei ricordi stani nostalgie e rimpianti”.
Oltre ai dieci finalisti, l’Accademia dei Bronzi ha selezionato numerosi altri poeti ai quali andranno Targhe di Merito e Medaglioni.
Questi, in ordine alfabetico, i poeti premiati con Targa di Merito e Attestato: Alfano Anna (Polia), Angeletti Elvio (Marzocca di Senigallia), Balconi Giorgia (Costa di Mezzate), Bandiera Roberta (Sangineto), Basile Marisa (Luzzi), Batignani Gabriella (Colle di Val d’Elsa), Biasuzzo Sabina (Mestre), Bocotti Massimo (Lodi), Caione Donato (Cinisello Balsamo), Calabrese Antonio (Parma), Cantafio Angela Rita (Lamezia Terme), Capria Francesco Saverio(Catanzaro), Chessari Virna (Palermo), Ciervo Antonio (Trento), Colacrai Davide Rocco (Terranova Bracciolini), Colicchio Maria Rosaria (Napoli), Colombo Carla (Imbersago), Crisapulli Paola (Paullo), D’Amico Francesco (Lamezia Terme), De Maestri Paola Mara (Cosio Valtellino), Dicandia Francesca (Vimercate), Donato Sebastiano Bernardo Ciddio (Roma), Esposito Luigi (Mercato S. Severino), Fabozzi Antonio (Trentola Ducenta), Franchetti Maria Bertilla (Gazzolo), Gabrieli Claudia (Monza), Gerbino Salvatore(Caltagirone), Issorf Igor – Rossi Francesco (Napoli), Iorio Gino (Calvi Risorta), Intermite Maria Rosaria (Taranto), La Moglie Salvatore (Lauropoli), Lamonaca Savino (Cosenza), Landro Caterina (Riace), Maccioni Franco (Scano di Montiferro), Malatacca Angela Maria (Castrolibero), Mazza Mauro (Lucera), Mazzitelli Francesco (Policoro), Nicolazzo Silvana (Lamezia Terme), Oddi Fabrizio (Roma), Pagliuca Robert N. (Roma), Palazzesi Gianni (Appignano), Peveraro Alessandra (Borgosesia), Pometti Pietro (Corigliano Rossano), Portaro Antonino (Roma), Pugliese Catia (Rende), Siciliano Roberta (Soverato), SicoliAngelica (Tolentino), Spagna Massimo (Gussago), Stochino Emanuele (Quartu Sant’Elena), Terazzi Tecla (Milano), VespariMarco (Catanzaro).
I nomi dei poeti che riceveranno l’artistico medaglione, realizzato per l’occasione dall’Accademia dei Bronzi, saranno resi noti nel corso della premiazione che si terrà a Petrizzi in occasione della “Giornata Mondiale della Poesia”.
Poesia, quindi, come “pane quotidiano” dell’anima. Solo un grande poeta come Vincenzo Ursini (splendido il suo ultimo volume “Mio Sud”, pluripremiato) poteva dare vita ad una iniziativa come questa, capace di raccogliere ancora centinaia di autori.
“La poesia, per il poeta, – scrive Francesca Misasi, presidente di giuria – deve essere “sfornata” continuamente come il pane e deve diventare quel fil rouge che dovrà necessariamente unire i poeti di tutto il mondo nel canto degli ultimi, dei diseredati, degli oppressi, di coloro che vengono insensatamente privati della vita e della libertà. Il pane della poesia deve diventare viatico, sostegno, speranza, deve profumare di bontà e di generosità ma anche di storia e di conoscenza perché è dal cuore della poesia che ci si avvicina alla vita ed alla realtà delle cose”.