Un’atmosfera piacevole e cordiale, vagamente retró, si è creata nella sala del chiostro di San Domenico, in occasione della presentazione del libro “Il Tifone”, dedicato alla nascita della società calcistica Vigor e al suo profeta fondatore Pietro Carlo Baccari. Un lavoro svolto a quattro mani, da Antonio Scalise e Giuseppe Zangari, che ha potuto vedere la luce grazie all’interessamento del vicepresidente della Vigor Lamezia, l’imprenditore Marco Rettura.
L’editrice Nella Fragale, macinino inesauribile di appuntamenti letterari e culturali, ha sottolineato quanto siano diffusi i colori biancoverdi sull’intero pianeta, come documentato nel libro.
Il Presidente del Consiglio comunale Giancarlo Nicotera, che ha funto abilmente da moderatore, ha auspicato altri incontri in contesti parrocchiali e scolastici, per il valore storico-sociale dei contenuti del libro.
Gli autori hanno quindi tratteggiato alcuni passaggi del libro, fra aneddoti, curiosità e aspetti pure tristi causati dai periodi bellici.
Apprezzato il collage filmato con i racconti di Felicia Baccari, figlia di Pietro, Antonio Falvo D’Urso, ex calciatore anni 20 e 30 e di Giovanbattista Ventura, Presidente dell’ultima significativa vittoria (serie D), purtroppo lontanissima, della Vigor.
Sono stati quindi consegnati Attestati di Benemerenza ai parenti di alcuni calciatori (Canzoniere, Falvo D’Urso, Baccari) di quegli anni e di chi, insieme a Baccari, ha contribuito a rifondare la Vigor come il Dr. Giuseppe Cuiuli, calciatore, medico sociale ed ex sindaco di Nicastro.
Gradita la presenza di Ottavio Gatto, rappresentante di una dinastia che ha caratterizzato gli anni 50 e 60 (con ben 4 fratelli grandi protagonisti e successivamente un nipote) e del capitano di lungo corso Giovanni Grandinetti, recordman delle presenze nei campionati.
Il dr. Antonio Caroleo ha portato i saluti del Comitato regionale e del Presidente Saverio Mirarchi, peraltro pure lui ex calciatore della Vigor. Enzo Augello, attuale direttore generale della Vigor, ha garantito che la società si sta impegnando al massimo per essere all’altezza di quell’antica passione che ha animato la vita di Pietro Carlo Baccari
Al termine dell’incontro, gli autori hanno espresso un’idea-desiderio, riportata pure in coda al libro : ridenominare lo Stadio D’Ippolito-Baccari. Solo così si potrebbe rimediare alla più che secolare dimenticanza nei confronti di Pietro Carlo Baccari, al quale la città “deve” tantissimo. Proposta pure una Stele nel luogo in cui la Vigor ha giocato le prime partite della sua storia. L’ avv. Nicotera ha garantito il suo interesse per provare a soddisfare le richieste, aggiungendo che si potrebbe pensare pure all’intestazione di una via.
Gli autori, che intendono proseguire nelle ricerche e nel racconto cronologico della Vigor, auspicano e invitano alla collaborazione costruttiva i parenti di tutti i giocatori del passato, anche quelli già trattati, nel fornire memorie, dati (anche correzioni nel caso) e quant’altro, evitando pretenziosità e atteggiamenti antipatici del tutto fuori luogo.