Si avvia alla conclusione l’edizione 2023 del Premio Muricello e ha scelto di farlo con due eventi con protagonista due donne e professioniste di Calabria. Lo scorso 25 novembre ad Aiello Calabro la presentazione del libro di Annita Vitale “Zero” allo scopo di raccontare in modo diverso la giornata dedicata al contrasto alla violenza di genere, mentre il due dicembre a Pizzo Calabro, nello scenografico Castello Aragonese, quella di “Stelle meccaniche” di Alessia Principe.
“La via tracciata è chiara – afferma l’ideatore e promotore del Premio Antonio Chieffallo – si sono succedute in scena donne professioniste della comunicazione e dello spettacolo per presentare altre donne. Inutile sottolineare la caratura delle due scrittrici che sono state protagoniste delle serate, la Vitale e la Principe, scelte per l’originalità e la qualità della scrittura, nonché per l’impegno sociale di cui i libri sono impregnati. Consta, invece, sottolineare la presenza di Giuliana Tenuta, la soprano che ha raccontato alcuni momenti emotivi nella serata dedicata ad Annita Vitale, di Maria Teresa Pedace, esperta di comunicazione, blogger e segretaria dell’Associazione “Venti”, Ilaria Amodio, poetessa e performer che lancia un progetto di “Poetry slam” quasi un free style della poesia che si è sviluppato negli ambiti delle grandi city e tocca oggi anche la Calabria, e Angelica Artemisia Pedatella, artista poliedrica, regista, attrice, autrice, performer fondatrice della Compagnia Teatrale BA17 che rappresenta una realtà di eccellenza della regione. Professioniste della cultura che il Premio Muricello ha portato in scena, rappresentanti di settori affini che stanno rinnovando i settori di cui si occupano”.
“Tra il 25 novembre e il 2 dicembre, che è la data di nascita della Callas, una donna celebrata in tutto il mondo, il Premio Muricello ha voluto raccontare un’altra Calabria – aggiunge Chieffallo – quella in cui davvero le donne sono protagoniste, e non perché ce le mettiamo noi, ma perché si sono create da sole uno spazio di professionalità che va riconosciuto. La promozione del sociale è entrata con forza nel programma del Muricello perché oggi la promozione della lettura passa dalla promozione della persona”.
“I lettori – continua – sono prima di tutto persone e aver trascurato le persone significa aver trascurato i libri, che sono da secoli la fonte principale della trasmissione del sapere sociale. E insieme ai libri sono state trascurate le donne, che sono le prime lettrici. Anzi, la letteratura commerciale si è sviluppata grazie alle donne. Allora, il Muricello oggi rilancia le donne, per rilanciare in Calabria la lettura. Non ci piace fare le cose a caso». Plauso e soddisfazione da parte dei sindaci, Luca Lepore per Aiello Calabro e Sergio Pititto per Pizzo Calabro, che hanno assistito ad eventi di spessore, hanno potuto vedere i luoghi di cultura delle loro città valorizzati dalla presenza preziosa di volti e parole che esprimono un nuovo modo di stare in Calabria, in una dimensione di recupero dell’orgoglio di appartenere a questa terra e di avere radici che da qui possono proiettare oltre i tanti talenti che questa regione vanta. I libri raccontano le persone da ogni punto di vista ed il Premio Muricello, che racconta i libri, si è soffermato a contemplare le persone.