Capovilla

Il 25 novembre al Museo Archeologico Lametino visita narrata sulla “Condizione femminile nella società della Grecia Antica”

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Sabato 25 novembre apertura straordinaria del Museo Archeologico Lametino, dalle 19.00 alle 22.00, con l’attività dal titolo “Passeggiata nella storia: La condizione femminile nella società della Grecia Antica”.

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulla Donne, il Museo Archeologico Lametino propone una passeggiata serale tra i reperti archeologici ritrovati a Terina, subcolonia di Crotone, con focus sulla condizione della donna nell’antica Grecia.

CapovillaL’approfondimento “Passeggiata nella storia: La condizione femminile nella società della Grecia Antica” è incentrato sulla figura e le attività della donna nell’antichità, sul recupero e sulla trasmissione di pratiche, saperi e tradizioni tramandati nel tempo e ancora vivi nelle economie meno sviluppate, che invece la nostra società ha accantonato e dimenticato e potrebbe riscoprire e rivalutare nel segno di una maggiore sostenibilità economica e ambientale.

Partendo dai miti di Pandora e Demetra, fino alle vicende della fedele Penelope, di suo marito Ulisse e della sirena Ligea, il racconto si dipana nelle sale del Museo attraverso la descrizione dei reperti archeologici usati prevalentemente dalle donne di Terina – pesi da telaio, fusaiole, bambole, unguentari, anfore, utensili da cucina, sculture, ecc. – con l’obiettivo di promuovere il nostro patrimonio culturale e la conoscenza del fondamentale contributo che il mondo femminile ha dato alle società del passato.

Particolare attenzione sarà riservata al rito matrimoniale, di cui le donne erano protagoniste (dal latino matrimonium: dovere della madre) attraverso l’illustrazione dell’Hydria di Cerzeto, pregevole manufatto del IV secolo a.C. e pezzo iconico del Museo.

L’attività è aperta a tutti (previsto un massimo di 60 persone per ogni turno di visita narrata) e vedrà due turni, uno alle 19.00 e uno alle 20.30, curati dal personale del Museo (Maria Grazia Scarfò, Luigi Calimeri e Antonio Pagliuso).


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