Si è conclusa con un grande successo di pubblico la serata di apertura del LIFF10 – Lamezia International Film Fest, nella suggestiva cornice dei Giardini del 900. Ospite speciale del festival, Lino Banfi ha incontrato un pubblico entusiasta e, intervistato dal direttore GianLorenzo Franzì, ha raccontato aneddoti preziosi, divertenti, commoventi della sua lunga carriera.
Il LIFF10 prosegue oggi con l’omaggio in ricordo di Piero Bonaccurso, fondatore del TeatroP, con la proiezione di Fili, di Fabio Butera e lo stesso Bonaccurso.
All’inizio degli anni ’70 le esperienze di ensemble, come il Living Theatre, producono un mutamento nel teatro prodotto dai gruppi attivi all’interno del movimento politico del Sessantotto, avviando la sua fuoriuscita dall'”involucro teatrale”, cominciando a disfarsi del teatro e a smantellarne i capisaldi: la buona recitazione, la finzione ben costruita, la regia d’autore ecc. In questo contesto, dopo un laboratorio con Judith Malina, nel 1980, il TeatroP, in un magazzino mette in scena lo spettacolo Fili. Protagonisti i relitti del Movimento figli della disillusione nell’impossibilità di realizzare il sogno popolare: da una parte i nostalgici in attesa perenne dell’autobus per Woodstock, dall’altra personaggi prigionieri degli stereotipi di quell’immaginario.
Un Attore ingabbiato nella mitologia cinematografica. Uno divenuto Impiegato e inviluppato dalla routine compulsiva del quotidiano. Un Rivoluzionario, perennemente ubriaco, imprigionato nei ricordi di una rivoluzione mai attuata. Sono tutti governati, tramite una ragnatela di fili mossi da un dispotico Regista. Questi personaggi vivono in un microcosmo distopico, dai colori azzerati e sommerso da rifiuti. Una oscura macchina-computer, fatta di rottami condiziona tutto.
Alle 19.30 il pubblico del LIFF10 incontra Fausto Russo Alesi, uno degli interpreti più raffinati del cinema di oggi, quello che si può chiamare – senza paura – impegnato: tre premi UBU in tasca, è stato protagonista di diversi lavori girati dai più grandi maestri di cinema contemporanei, Marco Bellocchio in testa. Alesi è reduce dal grande successo di Rapito, in cui interpreta il difficile e toccante ruolo del padre.
Con lui e il direttore GianLorenzo Franzì, ci sarà il regista e sceneggiatore Alessandro Gagliardo, autore del momumentale Gli ultimi giorni dell’umanità.