Rivive la storia della band lametina “4ʹ Dimensione” il 13 aprile all’Antico Mulino delle Fate

Rivive la storia della band lametina “4ʹ Dimensione” il 13 aprile all’Antico Mulino delle Fate

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Un viaggio nel passato attraverso la musica e i ricordi, sulle note di alcune indimenticabili canzoni degli anni ʹ70 e ʹ80, lo spettacolo “Nel segno dell’amicizia e della musica: la 4’Dimensione”, in programma giovedì 13 aprile, alle 18.30, all’Antico Mulino delle Fate, in collaborazione con l’associazione che cura le attività del Mulino e il suo responsabile Fabio Aiello.

Alla fine degli anni ʹ60, dalla gioventù francescana nicastrese, all’ombra del convento dei cappuccini di S. Antonio di Padova, nasce la band della 4ʹ Dimensione: un’avventura che durò circa 6 anni, gli anni in cui il “ciclone Beatles” arrivava inarrestabile in Italia portando con sé le mode dei pantaloni aderenti, delle giacche lunghe e colorate, gli indimenticabili “capelloni”. Erano gli anni delle contestazioni giovanili, delle battaglie in piazza per la pace, del “boom economico” con tutti i grandi cambiamenti sociali e culturali che iniziavano a farsi sentire anche dalle nostre parti. Feste in piazza, feste private, concerti per gli amici, la band lametina si lascia trasportare dalla passione e, dalle colle di S. Antonio, dove provavano quasi tutte le sere sotto l’occhio fraterno e vigile dei frati, il gruppo lametino si sposterà e si farà conoscere per i locali e le piazze calabresi.

Tra i componenti del gruppo, in diverse fasi, Felice Caruso (bassista), Battista Ferrise (batterista), Franco Gaetano (tastiera), Roberto Esposito (chitarrista), Totò Arzente (voci) Renato Miloro (, Mimmo Roberto (voci), Carlo Cuiuli e Sandro Gaetano.

Una storia tutta lametina di oltre cinquant’anni di musica e amicizia che, nel contesto suggestivo dell’Antico Mulino, sarà raccontata grazie alle testimonianze di alcuni storici componentiche ancora oggi si ritrovano settimanalmente per provare e per stare insieme, al progetto videomusicale realizzato da GiancarloDavoli, alle letture a cura di Salvatore D’Elia.


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