“Le Città visibili” hanno trascorso una giornata interamente dedicata alla conoscenza, all’esplorazione e alle emozioni acquatiche all’insegna dell’avventura.
Dove? Papasidero può offrire tutto questo; località nota per la Grotta del Romito, capolavoro del Paleolitico, che ancora nasconde reperti in attesa di venire alla luce, questo piccolo centro incastonato tra i monti del Pollino è davvero pieno di sorprese. Accoglienti e ospitali gli abitanti, felici di fornire curiosità e notizie (grazie alla signora Maria e al nostro infaticabile accompagnatore Luca Oliva che ci hanno mostrato e raccontato angoli inediti del paese) ai visitatori che scelgono questa meta e che non resteranno delusi. Tesori storici, come la Cappella di Santa Sofia (in cui si possono ammirare un altare settecentesco e una serie di affreschi databili tra il XVI e il XVII secolo) e il Santuario della Madonna di Costantinopoli, addossato alla roccia che costeggia il fiume Lao (a cui si accede da un ponte costruito agli inizi del XX secolo sulla campata di un altro, ancora visibile, che risale al periodo medievale), sono circondati da incantevoli scenari naturali, silenziosi e incontaminati, paradiso per gli amanti del trekking (tradizionale, acquatico e urbano), del rafting (esistono ben sei associazioni, che vantano istruttori preparati e scrupolosi) e del canyoning. In mattinata il gruppo si è diviso in base agli interessi personali e si è ritrovato, a pranzo, al Lido Lao Gold River (grazie Filomena, per la gentilezza e gli ottimi panini!) sulle rive del fiume, in uno spazio a dir poco fiabesco, in cui ci siamo rilassati col sottofondo delle acque e nel verde della lussureggiante vegetazione. Satolli e soddisfatti, abbiamo concluso il pomeriggio, in compagnia dell’appassionato Luca Oliva, alla scoperta del centro di Papasidero, plaudendo la geniale iniziativa comunale di un simbolico ticket (€1,50) per la visita al centro storico che, a fine percorso, dà diritto ad una consumazione presso i bar locali.