Mercoledì 9 marzo, nell’ambito della rassegna «Fiorentino d’Autore», promossa dal Liceo Classico-Artistico «F. Fiorentino» di Lamezia Terme, si è svolto un incontro con la scrittrice Caterina Adriana Cordiano. L’incontro è stato coordinato dal prof. Massimiliano Lepera, docente di Latino e Greco presso lo stesso liceo, e ha visto la partecipazione di diverse classi. Originaria di Giffone, un paesino della provincia di Reggio Calabria, la Cordiano ha completato i suoi studi in Campania. Rientrata in Calabria, oltre a dedicarsi all’insegnamento, ha rivestito incarichi di responsabilità pubblica. Inoltre è stata presidente per circa vent’anni di una fondazione culturale dedicata a valorizzare e diffondere l’opera dello scrittore calabrese Fortunato Seminara. Dal suo racconto agli studenti è emerso che fondamentale nella sua formazione è stata l’esperienza storica del ’68, vissuta durante gli anni campani, che le ha consentito di confrontarsi con i grandi della letteratura e della filosofia europea e russa. Vitale per la sua produzione letteraria è l’esperienza del viaggio: «Dal confronto e incontro con altre culture e con il diverso», ha spiegato, «può nascere la consapevolezza della propria identità». Inoltre ha affermato a proposito della Calabria che «per apprezzare questa terra bisogna tradirla».
Com’è emerso anche dalle sollecitazioni degli studenti, laCordiano ama un linguaggio chiaro e diretto, come peraltro le hanno insegnato i grandi maestri della letteratura del ’900. Il romanzo I giorni del mare, di cui ha discusso più ampiamente e che è stato l’occasione per l’incontro, è stato concepito molti anni prima della sua pubblicazione avvenuta nel 2019. Rimaneggiato più volte, ha assunto man mano lo spessore di una trama narrativa intensa. La storia racconta di un uomo, Andrea, impegnato in un suo personalissimo percorso di liberazione da un’identità che non sente più sua e che lo porta a mettere in discussione, fino alle estreme conseguenze, un rapporto di amore con una donna, Paola. Il romanzo si inserisce nel filone caro a molti autori del ’900 dell’introspezione psicologica. Caterina Adriana Cordiano lascia aperto il finale per far sì che ogni lettore possa aggiungere la sua storia innescando a sua volta una ricerca nella propria interiorità.
Alla fine è venuto il sincero plauso degli studenti per l’ospite che ha saputo catturare la loro curiosità innescando una lunga serie di interessanti domande.