Una raccolta di canzoni in dialetto calabrese per raccontare la nostra terra attraverso le emozioni suscitate da volti, luoghi e storie che la abitano. “Tra cìelu e mare” è il titolo del nuovo album del cantautore Mario Migliarese, prodotto da Calabria Sona, la cui presentazione concerto in anteprima si terrà sabato 6 novembre al Chiostro caffè letterario di Lamezia Terme, alle ore 18.30. Un nuovo tassello importante del percorso di promozione e di valorizzazione degli artisti del territorio che Calabria Sona porta avanti da anni, contribuendo a veicolare anche all’estero l’immagine e la cultura della regione, attraverso la musica, come nel caso della recente partecipazione al Womex – Esposizione Internazionale di World Music – in Portogallo. A presentare il progetto discografico, oltre al cantautore, saranno il responsabile di Calabria Sona, Giuseppe Marasco, il musicista e curatore degli arrangiamenti, Francesco Loccisano, e lo scrittore Francesco Bevilacqua. L’ingresso all’evento è gratuito, con obbligo di green pass, fino ad esaurimento posti.
Dopo un lungo periodo dedicato all’arte digitale, con la realizzazione di diverse opere, mostre ed installazioni tematiche, per Migliarese è un ritorno alle origini e alla passione della musica che ha caratterizzato il suo percorso artistico. “L’idea di incidere un disco di canzoni in dialetto è nata qualche anno fa col poeta vernacolare Francesco Talarico, con cui è iniziato un sodalizio artistico grazie al quale ho approfondito la conoscenza delle comunità e sperimentato l’uso del dialetto nella canzone. I testi sono scritti in un codice a volte osteggiato come residuo subculturale o usato con vergogna, il dialetto del Reventino, col quale ho iniziato da bambino ad esprimere sentimenti, emozioni e pensieri, dialetto elevato a dignità letteraria dal poeta Michele Pane nelle sue liriche”.
Migliarese ha dato vita, dunque, ad un viaggio musicale poetico e disincantato, cantando le bellezze e le contraddizioni della Calabria. Anche gli arrangiamenti – realizzati da Francesco Loccisano, Alessandro Luvarà e Max Calò – ripercorrono sonorità e strumenti del nostro territorio, ma con uno sguardo al pop e al cantautorato internazionale, facendo del nostro dialetto un linguaggio moderno e lontano dagli stereotipi. Alla produzione hanno collaborato anche altri musicisti d’eccezione tutti calabresi: Meki Marturano, batteria, Manuela Cricelli, voce e cori, Antonio Petitto, percussioni, Gabriele Albanese, fiati e lira calabrese, Alessandro Luvarà, mix e mastering.
“Tra cìelu e mare – racconta Migliarese – è disteso un lembo di terra come sirena che ammalia e intimidisce, ed è l’amore per la sua bellezza che mi ha spinto a raccontarla in queste canzoni. L’ho fatto attraverso il filtro della memoria e delle esperienze vissute dagli anni dell’infanzia fino ad oggi. Con il desiderio di condividere il mio mondo interiore, fatto di emozioni e sentimenti, con tutti gli ascoltatori”.