Nella prime ore della mattina odierna, 1 aprile 2025, la Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo (SISCO) di Catanzaro e la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, supportati in fase esecutiva da personale delle Squadre Mobili di Cosenza, Modena, Parma, Ferrara e Grosseto e delle S.I.S.C.O. di Bologna e Firenze, di pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale – Meridionale e Centrale” e di due unità cinofile antidroga, ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 20 indagati.
Sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, tra cui, rispettivamente, associazione di tipo ‘ndranghetistico, estorsione, consumata e tentata, trasferimento fraudolento di valori, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, in concorso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.
Dei predetti 20 indagati, 13 sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere, mentre gli ulteriori 7 di quella degli arresti domiciliari.
Il provvedimento scaturisce da un’ampia attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, condotta dagli investigatori della Polizia di Stato, Squadra Mobile, SISCO di Catanzaro e Servizio centrale Operativo, che si è sviluppata mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, nonché riscontri e servizi dinamici sul territorio, e che, attese le proiezioni sul territorio tedesco, si è avvalsa della cooperazione giudiziaria internazionale con la Germania, mediante la costituzione di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team Jit), tra la Procura della Repubblica di Catanzaro – D.D.A. e gli uffici investigativi della Polizia di Stato, con la Procura di Stoccarda e la Polizia tedesca, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e il coordinamento di Eurojust.
La gravità indiziaria, conseguita, allo stato, sul piano cautelare, tramite gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato l’operatività, sul territorio di Cariati (CS), di un’organizzazione criminale di tipo ‘ndranghetistico, ricostruendone l’organigramma, con i ruoli dei vari associati, nonché le plurime attività illecite poste in essere, rispettivamente, dagli indagati, e i vari settori di operatività, correlati alle ipotizzate fattispecie penali, capaci di condizionare le attività economiche delle persone offese.
Si tratta, in particolare, di gravi elementi indiziari circa l’attuale assetto di un’organizzazione criminale avente proiezioni in Germania, nell’ambito del quale si è accertato come la citata ‘ndrina abbia operato secondo stretti vincoli territoriali – similari a quelli adottati in Italia – nonché tramite l’utilizzo di metodi violenti finalizzati all’imposizione dei prodotti agli imprenditori italiani cariatesi presenti in territorio tedesco, ai quali è stato imposto – anche tramite atti di danneggiamento – l’acquisto di derrate di frutta provenienti dalla Calabria.
In tale contesto, nell’ordinanza cautelare, nei confronti degli indagati attinti dalle rispettive misure adottate, è stata ritenuta, allo stato, la gravità indiziaria, tra l’altro, per reati contro il patrimonio, tra cui danneggiamenti propedeutici alle attività estorsive ed estorsioni, anche perpetrate in territorio tedesco, nonché alcune condotte poste in essere anche da professionisti operanti sul territorio di Cariati (CS) afferenti ai delitti di intestazione fittizia di beni, di illecita concorrenza con minaccia o violenza, e di falso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.
Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari.
Contestualmente nel land tedesco del Baden-Württemberg, investigatori della Polizia di Stato e della Kriminalpolizeidirektion di Waiblingen, hanno dato esecuzione ad altre misure restrittive, nel parallelo procedimento penale dell’Autorità Giudiziaria Tedesca, che hanno riguardato altre vicende emerse nell’ambito delle investigazioni condotte dalla squadra investigativa comune coordinata dalla Procura distrettuali di Catanzaro e dalla Procura di Stoccarda.