Personale della Sezione Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catanzaro ha notificato la Misura di Prevenzione del Divieto di Accesso alle manifestazioni sportive della durata di 4 anni.
Il provvedimento è l’esito dell’istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine sulla base delle attività info-investigative della DIGOS- Squadra Tifoserie, con il contributo del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica.
L’episodio che ha dato origine all’attività di polizia, risale al 2 marzo scorso in occasione dell’incontro di calcio Catanzaro-Reggiana, valevole per il campionato Nazionale Serie BKT, disputato nello Stadio “Nicola Ceravolo” di Catanzaro.
Nella circostanza, la terna arbitrale, mentre si accingeva a rientrare negli spogliatoi veniva colpita dal lancio di alcune monetine, proveniente dal settore “Distinti” dello Stadio, creando un concreto pericolo.
L’attività informativa della Digos, che si è avvalsa della disamina della visione delle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza, ha ricostruito l’intera dinamica del fatto e consentito di identificare l’autore della condotta.
Ricorrendo tutti i presupposti di legge, al fine di prevenire che il soggetto ripeta analoghi comportamenti che minano il regolare svolgimento di manifestazioni sportive, gravemente offensivi dell’incolumità personale, di coloro che vi partecipano o assistono, il Questore quale Autorità di Pubblica Sicurezza, ha emesso la misura prevenzionale del DASPO.
L’uomo per la durata di 4 anni non potrà accedere agli stadi ove si disputano incontri di calcio di tutte le Serie e Categorie, anche giovanili, che si svolgeranno sull’intero territorio italiano e degli altri stati dell’Unione Europea. Il divieto si estende alle aree circostanti gli stadi e ai luoghi di transito e sosta di coloro che partecipano o assistono alle competizioni calcistiche.
Il Giudice Sportivo della lega Nazionale Serie B ha deliberato un’ammenda di 7.000,00 euro alla società del Catanzaro Calcio per avere suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato sul terreno di giuoco due monete, una delle quali colpiva l’arbitro.