GdF Guardia di Finanza ristorazione

Gdf scopre nel cosentino 12 lavoratori “in nero”

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, in occasione della stagione estiva, hanno condotto una serie di interventi orientati al contrasto del “sommerso da lavoro”, focalizzandosi in mirati controlli nel settore commerciale della ristorazione.


In particolare, a seguito di attività info-investigativa, sono stati avviati, da parte dei militari della Compagnia di Castrovillari, tre controlli nei confronti di attività commerciali ubicate nei comuni di Castrovillari e Civita.
I controlli esperiti hanno consentito di riscontrare la presenza di 12 persone intente a prestare la propria mansione lavorativa in assenza di un regolare contratto, pertanto riconducibili a un rapporto di “lavoro nero” non dichiarato e, conseguentemente, in totale violazione dei previsti obblighi fiscali.
Agli esercizi commerciali controllati sono state comminate sanzioni amministrative che oscillano da euro 23.400 a euro 140.400, oltre alle relative diffide volte alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro.
Inoltre, le irregolarità rilevate sono state anche segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cosenza per l’eventuale adozione del provvedimento di sospensione dell’attività per l’impiego di personale “in nero”.
L’attività eseguita nel settore del contrasto al sommerso da lavoro costituisce uno dei principali obiettivi della Guardia di Finanza, atteso che l’utilizzo di lavoratori in nero arreca danni all’intero sistema economico nazionale perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e compromette la leale e sana competizione tra le imprese.


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