I Carabinieri della Compagnia di Soverato, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio in materia di armi, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catanzaro 5 persone per detenzione abusiva di armi e munizioni, omessa custodia e importazioni di armi.
Il Decreto Legislativo 104 del 14 settembre 2018 ha introdotto alcune importanti modifiche alle disposizioni di legge previste dalla normativa in materia di armi. Fra queste, l’articolo 38 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), contiene le indicazioni in merito alla presentazione della certificazione medica obbligatoria per tutti coloro che detengono armi comuni da sparo senza però essere in possesso di una licenza di porto d’armi in corso di validità.
Nel complesso sono state effettuate 48 verifiche nei confronti di possessori di armi nei comuni di Soverato, Satriano, Santa Caterina dello Ionio, Badolato e San Vito sullo Ionio.
A Satriano, in due distinti controlli, i Carabinieri hanno rinvenuto complessivamente 2 fucili da caccia e munizioni per pistola cal. 6,35. In particolare, a seguito del decesso dei rispettivi coniugi, è stato mantenuto il possesso delle armi, senza titolo di polizia.
In occasione di altro controllo, un 70enne è stato trovato in possesso di un fucile da caccia calibro 12 e proiettili per pistola, senza averne fatto denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza, pur essendo in possesso di titolo di polizia. Nella circostanza, i militari dell’Arma hanno proceduto al ritiro in via cautelare anche delle restanti armi e munizioni denunciate.
A Santa Caterina dello Ionio, un detentore di armi ha omesso l’adozione delle cautele necessarie nella custodia di due pistole rispettivamente calibro 7,65 e 6,35, regolarmente denunciate, incorrendo nelle sanzioni penali previste dalla Legge 110/75. Per tale mancanza, anche le restanti armi e munizioni, regolarmente denunciate, sono state sequestrate a titolo amministrativo.
A San Vito sullo Ionio, dalla Svizzera un uomo del posto ha introdotto nel territorio nazionale un’arma antica, ovvero un fucile ad avancarica, senza provvedere a fare denuncia e senza essere in possesso di titolo di polizia.
I relativi procedimenti pendono nella fase delle indagini preliminari.