Personale del Commissariato di P.S. di Lamezia Terme ha eseguito il provvedimento con il quale il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Catanzaro, su proposta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, a seguito di approfondite indagini patrimoniali dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato, ha disposto il sequestro, ai fini della confisca, dei beni nella disponibilità, diretta o indiretta, di G. S. U. R., lametino 63enne.
Si tratta di beni mobili ed immobili situati in Lamezia Terme ed in particolare di:
nr. 1 impresa individuale di autolavaggio ed immobile, completamente abusivo, in cui ha sede l’impresa, chiusa con sigilli;
nr. 3 fabbricati adibiti a deposito,
nr. 1 stabile formato da nr. 3 appartamenti,
nr. 2 autovetture intestate a familiari.
Le indagini patrimoniali sono scaturite a seguito di investigazioni del Commissariato lametino, sviluppatesi in relazione al rinvenimento di un ordigno esplosivo ad alto potenziale destinato ad un’azione intimidatoria, avvenuto nel 2013, che avevano consentito di sgominare una cellula criminale di spiccata pericolosità, di cui faceva parte, tra gli altri, il suddetto, pregiudicato, in atto detenuto.
Gli accertamenti patrimoniali, svolte dall’Ufficio Anticrimine, su delega del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, dr. S. Curcio e del sostituto, dr.ssa E. Costa, hanno permesso di individuare in capo al G. i beni immobili e mobili, ora sequestrati, sproporzionati rispetto al reddito apparente, per i quali la citata Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha avanzato una dettagliata proposta di sequestro che il Tribunale Sezione Misure di Prevenzione ha accolto.
Il patrimonio sequestrato, il cui valore ammonta a circa 700.000 euro, è stato affidato a un amministratore giudiziario.