Nei giorni scorsi, a Roma, nel Palazzo della Cancelleria (sede dei tre Organismi ordinari di giustizia della Sede Apostolica: il Tribunale della Rota Romana, il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica e la Penitenzieria Apostolica), è stato conferito a don Aldo Figliuzzi, Vicario Giudiziale della nostra Diocesi, il Diploma di Avvocatura Rotale.
La cerimonia è avvenuta alla presenza dell’Ecc.mo Decano della Rota Romana, Sua Eccellenza Mons. Alejandro Arellano Cedillo, dei Reverendissimi Prelati Uditori (i Giudici della Rota Romana), dei Reverendi Promotori di Giustizia e dei Difensori del Vincolo, degli Officiali del Tribunale, dei familiari e amici dei sei nuovi Avvocati Rotali.
Dopo la recita dell’Angelus e un breve discorso di introduzione di Sua Eccellenza il Decano, don Aldo, a nome dei nuovi Avvocati Rotali, ha prestato il giuramento in forma solenne, in latino; quindi, Sua Eccellenza ha consegnato loro il Diploma di Avvocatura Rotale.
Conseguito il Diploma, don Aldo, iscrivendosi all’Albo degli Avvocati Rotali, ha ottenuto l’abilitazione a patrocinare dinanzi al Tribunale Apostolico della Rota Romana e al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, nonché in tutti i Tribunali di tipo ecclesiastico. Ad oggi, il numero degli Avvocati Rotali, in tutto il mondo, è di appena 281.
Per conseguire il Diploma di Avvocatura Rotale don Aldo, dopo la licenza (la laurea) in Diritto Canonico e il Dottorato di ricerca (la sua Dissertazione dottorale dal titolo: “Il contenzioso amministrativo relativo ai religiosi prima del CIC 1983. Analisi delle sentenze e indirizzi giurisprudenziali” è stata integralmente pubblicata dalla Pontificia Università della Santa Croce), ha affrontato un severo e selettivo corso di tre anni presso lo Studio Rotale, una scuola superiore di perfezionamento e di specializzazione forense.
Nel triennio dello Studio Rotale gli alunni studiano vari ambiti riguardanti il diritto (Giurisprudenza Rotale, Prassi giudiziale, Diritto Orientale canonico, Diritto amministrativo canonico, Metodologia giuridica, Psichiatria, Psicologia, Deontologia, Antropologia). La maggior parte delle lezioni e degli esami vengono tenuti in lingua latina da docenti che sono gli stessi Giudici della Rota Romana. Ogni mese gli studenti redigono un compito in latino, un atto giudiziario, che è valutato dai docenti: la consegna di tutti i compiti, con un voto almeno sufficiente, è presupposto per potere sostenere gli esami annuali. Al termine di ogni anno vengono sostenuti i relativi esami, superati i quali si può accedere all’esame di Diploma.
L’esame di Diploma, che è stato sostenuto da don Aldo il 12 novembre u.s., è la prova più difficile da affrontare poiché il candidato, in dodici ore continuative (dalle 9 alle 21), con il solo ausilio del Codice di Diritto Canonico non commentato e del Vocabolario, deve redigere in latino un parere giuridico in materia di diritto matrimoniale canonico sulla base degli atti di un vero processo di nullità.
Don Aldo, che ormai da anni svolge il ministero di Giudice stabile presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Calabro, e che in questi anni ha offerto la sua collaborazione anche ad altre Diocesi fuori regione e nazione, ci tiene a ribadire che questo traguardo è un ulteriore stimolo perché il ministero da lui esercitato come Giudice sia sempre guidato dall’amore per Dio e per il prossimo, professando sempre, di conseguenza, un amore appassionato per la verità e la giustizia poiché la ricerca della verità e l’applicazione della giustizia sono le due coordinate indispensabili per fuggire ogni parzialità e per ricercare il bene dei coniugi, della famiglia e della Chiesa, che ha come unico scopo la salvezza delle anime.