A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”

A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”

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Un grande telo di plastica bianco con il compito di nascondere l’altare viene piano piano calato dall’alto; i volontari, che per giorni hanno lavorato perché tutto fosse pronto, con precisione millimetrica muovono i tiranti delle piccole carrucole… Il tempo sembra sospeso, solo il coro, gioioso, continua a cantare “Gesù confido in Te”, si trattiene un po’ il respiro, qualcuno asciuga gli occhi rossi di lacrime, ed è un tonfo al cuore quando pian piano compare l’immagine di Gesù Misericordioso nella sua interezza.

A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”I tantissimi fedeli, soprattutto provenienti da fuori provincia e regione, balzano in piedi, applaudono. Sono passati ben 18 anni dalla dedicazione di quella che è la chiesa di Santo Stefano di Rende che ne porta il nome, Gesù Misericordioso: una delle due chiese che compongono la Parrocchia di S.Maria della Consolazione in Arcavacata; la chiesa di Santo Stefano incompleta per anni, la chiesa in cui pian piano è sorto ed è cresciuto il culto alla Divina Misericordia con la presenza quest’anno del nasceste gruppo degli Apostoli.

A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”Don Mario Ciardullo a capo della Parrocchia, è un parroco tenace e caparbio, uno lungimirante, uno che immagina e immagina in grande… E così non solo ha fatto l’adeguamento liturgico del presbiterio, ma ha voluto a tutti i costi che la tanto attesa vetrata fosse completata in un giorno speciale, quello di ieri, 4 gennaio, vissuto come la Prima Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia in Calabria.
A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”Un giorno speciale per tanti versi, perché scandito da un programma denso: la mattina infatti è stata vissuta in adorazione della Croce con la presenza del secolare e pregiato Crocifisso, in cartapesta, del Manzo, trasportato con il beneplacito della sovraintendenza dal Santuario della Madonna della Catena di Laurignano fino a Rende. L’adorazione guidata dal passionista P.Mario Madonna e animata dal gruppo parrocchiale di preghiera “San Paolo della Croce”, ha vissuto dei momenti densi di riflessione; P.Madonna ha invitato i tanti fedeli a meditare sul “grande evento dell’amore di Dio andando alla scuola del Crocifisso, dove Gesù ci insegna e ci dona il suo amore”.
A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”Nel pomeriggio, alle 14.45 l’inaugurazione della tanto attesa vetrata in quello che è stato il momento più apprezzato, denso e ricco di grazia: l’Adorazione Eucaristica guidata da Don Pasqualino di Dio, Missionario Pontificio e direttore del Centro nazionale di spiritualità della Misericordia, il primo a portare la Coroncina alla Divina Misericordia su Tv2000. L’indimenticabile Adorazione è stata animata dai canti e dalle chitarre di Samuele Cardillo e don Mario Ciardullo. In un’atmosfera di grande commozione, preghiera e raccoglimento, don Pasqualino ha attraversato, i banchi dei fedeli, con Gesù Eucarestia invocando la Sua benedizione.

A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”Con sé don Pasqualino ha poi portato l’icona itinerante della Misericordia, donatagli da Papa Francesco, contenente alcune reliquie dei Santi della Misericordia come S. Giovanni Paolo II, S. Faustina Kowalska, Madre Teresa di Calcutta e anche del Beato Carlo Acutis. Tutti sono stati invitati a “mettersi in cammino come i Magi per capire chi è veramente Gesù e cosa significa essere testimoni credibili della Sua Misericordia: se non abbiamo il coraggio di farci piccoli, di farci pane come Gesù, nulla cambierà nella nostra vita…In ginocchio si vede più lontano…Fissiamo lo sguardo nello sguardo di Gesù, come fanno gli innamorati per i quali non servono troppe parole…Siate portatori di speranza” ha detto nella sua catechesi “Dalla Misericordia alla Speranza”.

A Rende celebrata la I Giornata di Spiritualità della Divina Misericordia, don Ciardullo: “Essere perdonati e perdonare”A chiudere la giornata la S.Messa presieduta da Mons. Checchinato, Arcivescovo di Cosenza Bisignano, a cui ha preso parte un altro ospite illustre, il diacono permanente Giovanni Prevete, coordinatore della Divina Misericordia di tutto il sud Italia: “Il regalo che possiamo dare a noi stessi non sono cose, ma siamo noi stessi. L’obiettivo del nostro essere cristiano non è fare cose, anche sapienti o importanti, ma essere cristiani nel mondo, accanto agli altri, facendo nostra la storia di coloro che incontriamo, mettendoci prima di tutto in ascolto, senza pretendere di dire una parola senza prima accogliere, e decidere di fare un pezzettino di strada con gli altri. Stiamo vicino, tendiamo la mano, stiamo occhi negli occhi, così come faceva Gesù con quanti incontriamo. Egli ci insegna uno stile di presenza pieno di amore e di misericordia. Il cuore misericordioso è un cuore grande, in cui c’è posto per tutti” ha detto il Vescovo nella sua accorata omelia.

Come ha sottolineato Don Mario Ciardullo “i santi che sono raffigurati nella vetrata e legati alla Divina Misericordia, Santa Faustina di cui la chiesa di Gesù Misericordioso, unica in Calabria, ne possiede la reliquia e Giovanni Paolo II, il Papa che canonizzò la suora polacca e che istituì la festa della Divina Misericordia, ci aiutino a far crescere questo culto. Nell’anno giubilare il Papa ci sta invitando a convertirci ed è quello che vogliamo fare in nome della Misericordia di Dio: essere perdonati e perdonare.”

Finisce con il taglio della torta e un brindisi, questa giornata memorabile guidata e voluta da Don Mario a cui va un grande grazie da parte di tutti: soddisfazione e apprezzamento tra i fedeli, ma soprattutto tra coloro che hanno affiancato il Parroco, che senza sosta e curando ogni dettaglio, senza badare a notti insonni e giornate scandite al minuto, ha curato questo evento di grande spiritualità.

Luisa Loredana Vercillo


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