Lamezia, al via la Scuola Biblica Diocesana, presenti oltre 650 iscritti

Lamezia, al via la Scuola Biblica Diocesana, presenti oltre 650 iscritti

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Ieri sera, con la lectio del vescovo, monsignor Serafino Parisi, ha preso ufficialmente il via la Scuola Biblica Diocesana di Lamezia Terme, “Shekhinah” (tenda della presenza), che, nonostante le basse temperatura, ha registrato la presenza di oltre 650 persone giunte da ogni parte della Diocesi in quello che fino al 29 maggio sarà un percorso di “Introduzione alla lettura critica della Bibbia attraverso i testi”.

Lamezia, al via la Scuola Biblica Diocesana, presenti oltre 650 iscrittiOgni incontro avrà come fulcro un brano degli Atti degli Apostoli che, come ha ricordato monsignor Parisi, sono una “testimonianza di fede nella vita delle prime comunità cristiane” con un solo ed unico fine: annunciare Gesù. Ogni 15 giorni, infatti, i relatori che si avvicenderanno accompagneranno i partecipanti in un cammino di approfondimento della Parola, da effettuare, non in modo passivo, ma in maniera critica. Ed approcciarsi criticamente alla lettura del Vangelo non vuol dire fare finta che i problemi non esistono, ma significa, come ha sottolineato il Vescovo, “scoprirli ed affrontarli con i mezzi che la ricerca storica, il metodo storico-critico e tutti gli altri sistemi di lettura ed interpretazione dei testi ci mettono a disposizione” perché  “avere fede – ha detto monsignor Parisi – non vuol dire mettere da parte la ragione, ma lavorare ragionevolmente” su ciò che si legge.

Lamezia, al via la Scuola Biblica Diocesana, presenti oltre 650 iscrittiQuello avviato ieri sera, comunque, rientra in un più ampio progetto che la Diocesi di Lamezia Terme sta cercando di realizzare per contribuire alla formazione non solo di Diaconi permanenti, Insegnanti di Religione Cattolica e Operatori pastorali, ma anche di chi, volendo coltivare la passione per la Sacra Scrittura, intende perfezionare gli strumenti per l’accostamento e la diffusione della Parola di Dio con un’attenzione particolare ai cosiddetti “lontani”, a coloro che sono alla ricerca di quel Dio di Gesù Cristo molto distante dalle rappresentazioni, spesso distorte, che del Signore nel tempo sono state date.

La formazione, quindi, come “grande scommessa del nostro tempo” – ha sottolineato il Vescovo – che non comprende solo la Scuola Biblica, ma anche l’avvio della Scuola per i Ministeri.


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