Sulla scia di quanto hanno chiesto Papa Francesco e il vescovo di Lamezia Terme monsignor Giuseppe Schillaci, è stato programmato un momento di preghiera e riflessione dal Masci 4 (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e dalla Comunità ortodossa romena di Lamezia Terme mirato a far tornare la pace fortemente minata nel cuore dell’Europa. L’iniziativa, fortemente voluta da tutto il Gruppo Adulti Scout della Parrocchia del Carmine, non nuovo ad eventi di questo genere, avrà luogo domani sera 8 marzo, alle ore 20, nell’Aula Magna della Casa Canonica della Parrocchia della Beata Vergine Maria del Carmine di Lamezia Terme.
Parteciperanno tutti i componenti del Masci 4 guidati dal magister Franco Muraca, l’assistente spirituale don Pino Latelli e una rappresentanza della Comunità ortodossa romena di Lamezia Terme accompagnata da Padre Constantin Ghimiri, parroco ortodosso romeno della Parrocchia Ortodossa Romena “Sant’Anna” di Lamezia Terme.
«Nelle ore difficili che stiamo attraversando – afferma Padre Constantin Ghimiri – questa veglia di preghiera manifesta il desiderio profondo del Movimento Scout Masci e la Comunità Romena di esprimere fraternità, solidarietà e vicinanza al popolo ucraino, duramente colpito dall’invasione russa e di invocare il dono della pace in Ucraina».
Sulla stessa linea il parroco don Pino Latelli il quale, pienamente convinto, auspica l’esigenza di un’azione comune con la quale si possa manifestare alla luce del sole la volontà di pace e di serenità nel mondo. «Con questo intenso momento di preghiera – sostiene – abbiamo voluto accogliere l’accorato invito di Papa Francesco e del vescovo della diocesi di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci di pregare il Signore per il dono della pace in Ucraina e nel resto del mondo. Siamo certi e consapevoli che in questo momento di profondo dolore e preoccupazione per la drammatica situazione in Ucraina, – conclude don Pino – accanto a gesti concreti di aiuto e di solidarietà che ognuno di noi può con generosità donare, pregare insieme è la cosa più bella e più grande che possiamo fare».