“La spiritualità e l’opera di S. Domenico nel nostro territorio. Un’eredità da custodire e il valorizzare”. Questo il titolo dell’incontro promosso dalla Diocesi di Lamezia Terme insieme alla parrocchia di S. Domenico, con il patrocinio del Comune di Lamezia Terme e la collaborazione del Chiostro Caffè letterario, in programma giovedì 16 dicembre alle 18 nella sala polivalente del Complesso monumentale S. Domenico.
L’iniziativa, organizzata dall’ufficio per le comunicazioni sociali diocesano, si inserisce nell’ambito degli eventi promossi dalla famiglia domenicana in occasione del Giubileo per gli 800 anni dalla morte di S. Domenico.
Un focus sulla spiritualità e la storia della presenza dei frati predicatori nel territorio lametino che, dopo i saluti del vescovo monsignor Giuseppe Schillaci, del parroco di S. Domenico don Antonio Brando e del sindaco Paolo Mascaro, vedrà gli interventi di padre Giovanni Calcara, del convento domenicano di Soriano Calabro, e di Domenico Benedetto D’Agostino, dottore in scienze storiche e autore del libro “Un’isola senza mare. Il convento di S. Domenico a Nicastro”. Gli interventi musicali saranno a cura di don Francesco Santo responsabile diocesano musica sacra e dell’organista Marco De Gori. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Saveria Maria Gigliotti, direttore dell’ ufficio per le comunicazioni sociali.
I frati predicatori arrivarono a Nicastro (oggi Lamezia Terme) a cavallo tra il XV e il XVI secolo, per volere del Conte Marcantonio Caracciolo, feudatario di Nicastro, che affidò loro la direzione di un centro studi. Al posto di un antico tempietto dedicato a tutti i Santi, il Caracciolo fece erigere una Chiesa e trasformò l’Ospedale dell’Annunziata in convento dei padri domenicani. Nel 1501 Caracciolo fece richiesta a Papa Alessandro VI per la costituzione di una comunità di padri predicatori a Nicastro, impegnandosi a donare ai religiosi la nuova chiesa e i locali dell’ospedale con tutto il patrimonio. Il Pontefice accolse la supplica e nacque così la chiesa della Santissima Annunziata. Dopo il violento terremoto del 1638, il convento fu ricostruito su impulso dei principi d’Aquino. Nel 1862 il convento fu incamerato dallo Stato Italiano e donato al Comune di Nicastro che lo destinò ad usi pubblici diversi: fu sede del Ginnasio-Convitto, del distretto militare, della Biblioteca Comunale, del Liceo Ginnasio “Francesco Fiorentino”. Il luogo dove attualmente sorge il complesso monumentale S. Domenico, tra il 1586 e il 1588 ospitò il giovanissimo Tommaso Campanella che, nella cospicua biblioteca dei domenicani, approfondì i suoi studi di teologia e filosofia.
L’evento si svolgerà nel rispetto delle norme anticovid e sarà necessario esibire all’ingresso il supergreenpass.