LAMEZIA TERME – “Oggi abbiamo il dovere del ricordo e della memoria, ma anche quello della gratitudine e la esprimiamo attraverso l’eucarestia”. Con queste parole ha esordito il vescovo della diocesi di Lamezia mons. Giuseppe Schillaci nella sua omelia durante la solenne concelebrazione eucaristica nel cimitero di Sambiase, stamattina, nel giorno della Commemorazione dei Defunti.
“Se siamo quello che siamo lo dobbiamo ai nostri defunti – ha proseguito il presule ricordando l’importanza della fede nel “figlio risorto. L’avvenimento eccellente della nostra fede è il Cristo risorto, tutto si basa su questo e dobbiamo pregare affinchè cresca questa fede”.
C’erano i parroci delle parrocchie di Sambiase, il sindaco Paolo Mascaro insieme ad altri rappresentanti del Comune, il parlamentare della Lega Domenico Furgiuele e tanti fedeli giunti nel luogo sacro per far visita ai propri cari. Un momento di preghiera comunitaria, dunque, guidata dal pastore lametino per ricordare tutti i defunti.
Durante l’omelia il vescovo ha ricordato anche quei 5 milioni di persone morte a causa della pandemia: “5 milioni non sono numeri, sono persone, storie, affetti, dolori, sofferenze”. E poi, esprimendo sentimenti di speranza cristiana ha tenuto a sottolineare che “i nostri cari noi non li vediamo ma in Dio vivono la vera vita perché noi crediamo nella vita eterna”.
“Sono disceso da cielo non per affermare la mia volontà ma quella del Padre mio: che io non perda nulla di quanto mi ha dato. Ecco – ha proseguito Schillaci – il nostro orientamento è quello di raggiungere i nostri cari. Aprendo il sinodo ci siamo detti di camminare insieme e darci coraggio. Solo così possiamo rendere grazie al Signore per i nostri cari”.
Dopo la Messa l’amministrazione comunale ha deposto una corona floreale nel segno del ricordo condiviso.
Alle 11 mons. Schillaci ha poi celebrato la Santa Messa nel cimitero di Nicastro mentre pomeriggio si recherà a quello di S. Eufemia.