Una Calabria che vuole essere sempre più protagonista in ambito vitivinicolo, con vini di qualità che recuperano e valorizzano vitigni storici e identitari raccontando un terroir fatto di cultura e tradizione.
Vinitaly 2025 si apre con i migliori auspici per la Calabria: per una bellissima coincidenza la notizia della pubblicazione de disciplinare sulla gazzetta ufficiale dell’unione europea della Docg Cirò è arrivata proprio in concomitanza con l’inizio del Vinitaly a Verona. Una nuova opportunità per il pregiato vino di Cirò avvalorata dalla presenza nello stand Calabria, di Marco Lupo, capo dipartimento del Ministero dell’Agricoltura
“Dove tutto è cominciato è il claim che anche quest’anno caratterizza i nostri spazi per significare la storia millenaria del vino nella nostra terra dove si trovano le prime testimonianze della vinificazione – ha commentato con una punta d’orgoglio l’assessore Gianluca Gallo.
Un momento positivo ed entusiasmante quello che sta vivendo la Calabria in ambito vitivinicolo che a Vinitaly non ha mai registrato numeri così importanti: 1700 metri quadri di area espositiva che ospita 91 aziende tra cantine e amari.
Nel primo giorno del Vinitaly 2025 è stato consegnato il prestigioso Premio Angelo Betti, visionario fondatore di Vinitaly, l’annuale medaglia conferita agli imprenditori che più hanno contribuito al progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e alla crescita del mondo del vino italiano. Per la Calabria il riconoscimento di Benemerita della Vitivinicoltura italiana è andato ad Alberta Nesci, donna del vino appassionata che continua l’antica tradizione della Cantina della Famiglia che affonda le sue radici nel 1800 nel segno dell’avanguardia e dell’innovazione.
“Alberta – ha commentato l’assessore Gallo – ha infuso dinamismo e professionalità alla sua azienda. È una giovanissima e instancabile imprenditrice che con i suoi vini ha ottenuto importanti riconoscimenti in questi anni”.