“Negli ultimi giorni stanno aumentando le segnalazioni su una nuova truffa telefonica che prende di mira persone in cerca di lavoro. I truffatori contattano le vittime tramite chiamate da numeri italiani sconosciuti, affermando: “Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungici su WhatsApp per parlare di lavoro”. Il numero visualizzato sullo schermo dello smartphone presenta il prefisso italiano (+39), rendendo la chiamata apparentemente affidabile agli occhi dell’utente” – commenta il Presidente di Udicon Calabria, Nico Iamundo.
Lo schema è quello classico, punta al furto di dati personali e sensibili, come quelli relativi a conti bancari o postali, con la promessa di un falso impiego previa la compilazione di alcuni moduli che si trovano aprendo un link. “L’allarme che Udicon Calabria vuole lanciare ai cittadini – spiega Iamundo – è quello di diffidare di chiunque richieda telefonicamente dati personali o inviti ad aprire link sconosciuti”.
“Queste truffe telefoniche si presentano in diverse forme ma le più comuni includono: finti premi o concorsi, dove il truffatore afferma che la vittima ha vinto un premio (spesso una somma di denaro o un viaggio) e chiede il pagamento di una tassa per poter riscuotere la vincita; truffe bancarie, dove i truffatori si spacciano per rappresentanti della banca o di un ente finanziario, chiedendo alla vittima di fornire dati sensibili come il numero di conto, password o numeri di carte di credito; truffe su false emergenze, in cui il truffatore si finge un familiare o un amico in difficoltà per cercare di convincere la vittima a inviare denaro rapidamente; finti operatori di servizi che si spacciano per operatori telefonici, di energia o di altri servizi, cercando di ottenere informazioni sensibili come i dati del contratto o i dettagli della carta di credito; phishing telefonico, che ha l’obiettivo di raccogliere informazioni personali e finanziarie inducendo la vittima a credere di essere in contatto con una compagnia legittima, come una banca o un servizio di pagamento. Si ricorda di non fornire mai informazioni personali o finanziarie agli sconosciuti al telefono e di non cliccare su link inviati tramite WhatsApp o SMS. È necessario che i consumatori prestino maggior attenzione, per evitare di cadere nelle trappole di proposte ingannevoli e furti di dati sensibili” – conclude il Presidente di Udicon Calabria.