“Senza troppi preamboli e giri di parole, con l’introduzione dell’assicurazione sanitaria integrativa, siamo di fronte ad una vera innovazione che, oltre ai numeri e al valore economico rappresentato, va nella direzione da sempre auspicata: ritenere i lavoratori del comparto istruzione il fulcro del progetto di rivalutazione e adeguamento della scuola”.
Da docente oltre che da Dirigente Sindacale, Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, ritiene questo un passo di straordinaria importanza affinché il personale scolastico esca da un’ombra nel quale è rimasto per troppo tempo e riprenda una centralità sociale che gli si deve.
“Per troppo tempo il personale scolastico è sembrato relegato ad un ruolo di secondo piano nonostante il peso della sua missione. Il rispetto dovuto a chi – di fatto – costruisce il futuro sembra lentamente dissolversi sugli altari di un’attualità che ostacola la valenza di parole quali merito, considerazione, educazione. Eppure, nessuno, e ripeto nessuno, tra i docenti, i dirigenti, il personale ATA ha mai mollato di un centimetro riguardo ai compiti assegnati. Il Covid ne è stato un esempio eclatante. Per il resto tante belle e vuote parole, tanta distrazione e uno stato di cose, per non dire abbandono, che ha poi generato, è inutile girarci introno, le problematiche violente a cui oggi si cerca di mettere riparto. Finalmente ci troviamo al cospetto di un Dicastero che pare voglia metter mano al settore in modo concreto e, per noi, questo è un punto fondamentale per il disegno del futuro. Certo – continua Cuzzupi – la Sanità integrativa non è certo la panacea di tutti i mali e va disegnata nei suoi vari aspetti, ma è un mattone significativo di una volontà di dare al comparto e alle sue risorse i giusti riconoscimenti”.
Il valore che il Segretario Nazionale UGL Scuola attribuisce alla novità derivante dalla Assicurazione Sanitaria Integrativa apre dunque nuovi orizzonti: “La concretezza di quanto realizzato ci dice che è possibile immaginare un panorama migliore per i lavoratori della scuola. Ora tocca affrontare con la stessa determinazione i temi che oserei definire storici. In primo luogo, l’assoluta necessità di semplificare i processi, prendere atto della necessità di rendere funzionali e chiare le norme in modo da coniugarsi con le esigenze sociali è una condizione imprescindibile. La scuola, più che ogni altro comparto, deve limitare al massimo le zone d’ombra e gli aspetti che possono lasciar mille perplessità per strada. La problematica legata ai precari, per usare un esempio non certo a caso, è una questione da affrontare con ancora maggior determinazione, consci che siamo di fronte a donne e uomini che hanno e vogliono dedicare la propria vita all’insegnamento. Loro meritano una soluzione realistica: la stabilizzazione in tutte le posizioni vacanti. Questo l’UGL Scuola lo chiede con forza così come diciamo che, se la strada intrapresa, come appare, è quella della concretezza, noi saremo pronti ad affrontare ogni ostacolo. La scuola è fondamentale per il domani dei nostri giovani e del nostro Paese!”.