“Obiettivo politico del governo regionale è quello di giungere all’adozione di un Piano di Bacino Stralcio innovativo che rispecchi le reali esigenze del territorio calabrese.
Consapevoli della complessità dell’imprescindibile percorso burocratico, si è condivisa con i vari Dipartimenti regionali competenti e con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale la decisione di prevedere delle Norme Transitorie al fine di consentire la realizzazione degli interventi già programmati e da programmare sempre nel rispetto della salvaguardia della popolazione. È fondamentale avere un piano di tutela del territorio e contestualmente consentire la realizzazione di interventi pubblici e privati importanti per lo sviluppo del territorio calabrese in linea con gli obiettivi espressi sempre dal presidente Roberto Occhiuto. Ringrazio il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale Vera Corbelli per l’importante lavoro in sinergia con la Regione Calabria”.
Lo ha dichiarato l’assessore alla Tutela dell’Ambiente Giovanni Calabrese a seguito della Conferenza Operativa dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.
Nel corso della riunione presieduta dal segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale, Vera Corbelli, a cui hanno partecipato i rappresentanti della conferenza operativa, per la Regione Calabria, Salvatore Siviglia e Claudio Moroni, e in considerazione dell’importanza dell’argomento, anche il direttore della Protezione Civile regionale, Domenico Costarella, è stata discussa la richiesta di proroga presentata dalla Regione Calabria per consentire agli Enti interessati di avanzare ulteriori osservazioni al Progetto di Piano Stralcio per il Rischio Alluvioni adottato con delibera n. 2 del 24 ottobre 2024 dalla Conferenza Istituzionale Permanente (CIP). Tale richiesta verrà presentata a breve alla prossima riunione di Conferenza dal segretario dell’Autorità.
Contestualmente sono state analizzate e discusse le importanti disposizioni transitorie da inserire nelle norme tecniche di attuazione, volte a salvaguardare gli interventi pubblici o di interesse pubblico e quelli privati già avviati nel loro iter procedimentale al 20 novembre 2024, data di pubblicazione dell’adozione del Progetto di Piano Stralcio sul BURC.
Parimenti, dette norme transitorie permetteranno di salvaguardare anche gli interventi da avviare nelle aree perimetrate nel Progetto di Piano Stralcio per i quali è però prevista la presentazione di opportuni studi finalizzati ad accertarne la conformità alla compatibilità idrogeologica per la tutela della pubblica incolumità.