Premio Nazionale Astrea 2024, grandi consensi e forti emozioni

Premio Nazionale Astrea 2024, grandi consensi e forti emozioni

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LAMEZIA. Nella storica e suggestiva ambientazione dell’antico Chiostro di San Domenico e davanti al numeroso pubblico presente sono stati consegnati i Premi Astrea 2024; a ricevere i prestigiosi riconoscimenti diverse e illustri personalità che si sono distinte nei vari ambiti della nostra società.

La cerimonia, condotta dalla presidente del Premio nazionale Astrea Piera Dastoli e dal direttore artistico Massimo Mercuri, si è aperta con un omaggio a Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, i due netturbini lametini trucidati all’alba del 24 maggio 1991 mentre stavano svolgendo il loro lavoro. Le due vittime innocenti di mafia sono state ricordate dall’ex magistrato e parlamentare Doris Lo Moro che ha parlato di una ferita sempre aperta per la città, una pagina triste e buia che non si potrà mai dimenticare anche perché il duplice delitto dei due lavoratori rimane ancora impunito.

Il momento commemorativo si è concluso con l’esibizione molto toccante di Francesca Cristiano, in arte Logan, nipote di Tramonte e Cristiano che ha interpretato il brano “22 volte”, composto da lei stessa per raccontare in musica la tragica vicenda. La manifestazione è proseguita con la consegna del riconoscimento al procuratore f.f. della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Capomolla; a premiarlo Francesca Garofalo, presidente della terza sezione penale della Corte d’appello di Catanzaro. Premio Astrea anche al questore di Vibo Valentia Rodolfo Ruperti che vanta una lunga carriera come esponente della Polizia di Stato. Tra i premiati anche l’orafo crotonese Gerardo Sacco, famoso in tutto il mondo per le sue esclusive creazioni che richiamano le origini magnogreche della nostra terra calabra. Per l’occasione, Sacco ha fatto memoria della sua lunga gavetta e degli insegnamenti materni che sono stati la ‘bussola’ per la sua vita umana e professionale. A consegnargli il premio il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro.

Il pubblico della manifestazione ha riservato un’accoglienza calorosa ed entusiastica alle tre vecchie glorie del calcio Massimo Palanca, Adriano Banelli e Gaetano Fontana, tre grandi calciatori che rappresentano un’epoca straordinaria: gli anni d’oro del Catanzaro che svettava nelle classifiche della massima divisione. A premiarli la giornalista Maria Rosaria Bazzano. Non poteva mancare la sezione giornalismo nell’edizione 2024 del Premio Astrea; gli organizzatori, a tal proposito, hanno inteso premiare Raffaella Maria Cosentino, giornalista inviata di guerra per Rai News 24, che ha raccontato la sua vita di corrispondente nei difficili e terribili contesti che i conflitti in corso hanno determinato in Ucraina e nel Medio Oriente.

Sempre per la sezione giornalismo è stato premiato Arcangelo Badolati caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud” che da sempre si occupa delle fitte trame che le consorterie criminali hanno radicato sui nostri territori, illustrandone l’evoluzione e le sconfitte attraverso le tante condanne e i processi istruiti dalla magistratura a carico dei clan. Premio Astrea 2024 anche alla giornalista Maria Scaramuzzino che, nella sua trentennale attività, si è occupata e continua ad attenzionare le tematiche sociali che coinvolgono principalmente le categorie deboli e svantaggiate della nostra società.

Alla cerimonia di premiazione ha partecipato anche Filippo Pietropaolo, vicepresidente della Giunta Regionale della Calabria premiata per l’operato con cui sta amministrando il territorio calabrese. Il premio destinato all’amministrazione in carica è stato consegnato a Pietropaolo dal direttore artistico Massimo Mercuri. Il capo di gabinetto della Prefettura di Catanzaro Vito Turco ha ritirato il Premio Astrea indirizzato al Prefetto Enrico Ricci, impossibilitato a presenziare all’evento. Per la sezione “Impegno e dedizione”, dedicata ai cittadini che si impegnano spassionatamente e incondizionatamente per il prossimo contribuendo fattivamente alla crescita della comunità, è stato premiato Lino Piricò, volto storico dell’atletica lametina che con le sue manifestazioni sportive ha regalato a tante generazioni tanti momenti di sana aggregazione.


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