Il CdA della Fondazione Politeama ha formalizzato la nomina delle figure che andranno a ricoprire i ruoli di Direttore generale e Sovrintendente. Recepite e analizzate le istanze di partecipazione con riferimento alle relative manifestazioni di interesse, la scelta finale è ricaduta, rispettivamente, sui profili di Settimio Pisano e Antonietta Santacroce.
Il primo opera nel campo del teatro e delle arti performative da venticinque anni. Con la compagnia Scena Verticale e il festival Primavera dei Teatri ha sviluppato progetti a livello nazionale e internazionale, nel 2019 ha ricevuto il Premio UBU come migliore curatore/organizzatore italiano.
Antonietta Santacroce, pianista e cembalista, concertista, manager culturale, è ideatrice e direttore artistico del Festival d’Autunno sin dal 2003 e ha rivestito anche il ruolo di direttore artistico del Politeama.
Riguardo all’ulteriore avviso pubblico per l’incarico di componenti del Collegio dei revisori, all’esito della procedura sono stati designati Domenico Apa, Massimo Di Marco e Vincenzo Iacovino.
“Nel rivolgere un sincero in bocca al lupo e gli auguri di buon lavoro al nuovo management del Politeama, al contempo intendiamo ringraziare sentitamente il Direttore generale e il Sovrintendente uscenti, Aldo Costa e Gianvito Casadonte, per il proficuo lavoro svolto negli scorsi anni”, sottolinea il Sindaco e Presidente della Fondazione, Nicola Fiorita, unitamente a tutti i membri del CdA. “Grazie all’impegno messo in campo fino all’ultimo, il Teatro Politeama è riuscito a garantire una programmazione continua anche nei momenti più difficili e a far fronte alle sopravvenute criticità gestionali con un’organizzazione efficace ed oculata. Un’eredità preziosa che Pisano e Santacroce si accingono a raccogliere con la volontà di contribuire, con entusiasmo e creatività, alla realizzazione di un ulteriore step in avanti. Ripartiamo, dunque, da un percorso consolidato – che ha visto il Politeama ritagliarsi, nella sua storia ultraventennale, un ruolo di primo ordine tra i teatri pubblici italiani – per continuare a scrivere pagine importanti per la crescita culturale e sociale di Catanzaro e dell’intera Calabria”.