Il dipartimento regionale di protezione civile ha presentato oggi, presso la Sala Verde della Cittadella regionale, un importante intervento a valere sui fondi PR 2021/2027, a favore dei Comuni calabresi per l’adeguamento e la digitalizzazione dei piani comunali di protezione civile.
L’intervento, che rientra nell’ambito dell’Azione 2.4.2 del PR 2021/2027, prevede una dotazione finanziaria di 7,5 milioni di euro e consentirà a tutti i Comuni non solo di aggiornare il Piano di protezione civile ma anche di renderlo conoscibile ai cittadini attraverso strumenti informatici.
Completa l’elenco delle spese ammissibili, l’acquisto di cartellonistica da posizionare nelle aree di emergenza al fine della loro corretta identificazione.
L’incontro, che ha registrato una diffusa partecipazione da parte di sindaci, amministratori e tecnici comunali, è stato coordinato dal dirigente generale del dipartimento regionale di protezione civile, Domenico Costarella e dai responsabili della pianificazione del medesimo dipartimento, Teresa Mungari e Luigi Mollica. In videocollegamento erano anche presenti alcune Prefetture calabresi e Agostino Miozzo, consulente del presidente della Regione Calabria anche per le materie di protezione civile, che ha svolto l’introduzione all’incontro, inquadrando il tema della importanza della prevenzione a tutela del territorio”.
La Regione Calabria – ha affermato il dg Costarella – investe risorse importanti per la pianificazione comunale di protezione civile, che rappresenta il principale strumento di prevenzione non strutturale dei territori e che consente ai Comuni di identificare in maniera corretta quelli che sono gli scenari degli eventi e dei rischi, rendendo il piano conoscibile ai cittadini attraverso degli applicativi informatici.
Uno strumento che dà la possibilità alla collettività di essere messa a conoscenza di quale è il proprio territorio e di come autoproteggersi in caso di emergenza. Oggi, in questo incontro nella Cittadella regionale, abbiamo avuto una partecipazione straordinaria con oltre 200 Comuni rappresentati da sindaci e delegati istituzionali. Vuol dire che c’è una percezione e una consapevolezza molto importanti da parte delle amministrazioni comunali di quello che è il sistema di protezione civile. Un sistema che parte dal Comune con la Regione che opera in via sussidiaria.
Noi avremmo potuto assolvere all’onere di preinformazione del piano, pubblicando l’avviso sul sito istituzionale. Invece abbiamo voluto incontrare i sindaci, gli amministratori e i tecnici per fare un po’ il punto, guardarci in faccia e scambiarci suggerimenti e opinioni”.