Sono trascorsi circa 150 anni da quando la ‘ndrangheta si è insediata in Calabria. Non si contano i morti, le violenze e le sopraffazioni commesse ai danni di cittadini, Imprese, Istituzioni per il danaro e per la sete di potere.
Ogni giorno le forze dell’ordine e la magistratura conducono una lotta senza sosta contro il potere criminale, conseguendo importanti vittorie ma la ‘ndrangheta, come la mala pianta, riesce a fare nuovi proseliti. Fino a qualche anno fa la lotta contro la ‘ndrangheta era sostenuta soltanto dagli uomini dello stato, da molto tempo ormai è andata crescendo la consapevolezza che la gente comune, le donne e gli uomini delle nostre città, in special modo i giovani possono costituire l’elemento determinante per sconfiggere questo cancro. E per fare ciò c’è bisogno che dappertutto si parli di quanto sarebbe bella e ricca la Calabria senza la ‘ndrangheta. Sono diverse le associazioni che si battono per questo obiettivo, una di queste è “La tazzina della Legalità”, impegnata a portare in giro per l’Italia la voglia di riscatto del popolo calabrese. La nobile Staffetta della Legalità giorno 7 maggio alle ore 10:00 sarà a Vibo Valentia presso l’Istituto di Criminologia a Palazzo Gagliardi, dove davanti ai rappresentanti Istituzionali del territorio ed ai cittadini si ragionerà sui fatti storici ma anche sul messaggio di speranza contenuto nel libro di Luciano Prestia “Il contabile della ‘ndrina” edito dalla selezione Li Edizioni di Libritalia e sul libro dell’associazione “La Tazzina della legalità” edito da Giacovelli Editore da un’idea di Sergio Gaglianese, dall’omonimo titolo, dove le denunce delle vittime di violenza ma anche la voglia di cambiamento danno il segno concreto di una Calabria che non si arrende.