Lamezia Terme, l'associazione "Le Città Visibili" ricorda Anna Gastel, "la Signora lombarda con la Calabria nel cuore"

Lamezia Terme, l’associazione “Le Città Visibili” ricorda Anna Gastel, “la Signora lombarda con la Calabria nel cuore”

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L’associazione lametina ricorda Anna Gastel, scomparsa a Milano il 28 gennaio. Nipote di Luchino Visconti, la Gastel era presidente del Festival Internazionale MiTo.
“L’abbiamo conosciuta – si legge nella nota – grazie ad Anna Misuraca, Presidente dell’associazione “Le Città Visibili”, durante un viaggio “al buio”. Per tutelare la sua privacy e quella della sua famiglia, la destinazione di una passeggiata agostana ci era stata tenuta nascosta. Quando ci venne rivelata la meta, la curiosità e l’emozione superarono lo stupore. Ci venne incontro, splendida, in un raffinato caftano colorato, leggiadra e sorridente; semplice, con il suo stile essenziale. Ci tributò un benvenuto senza spocchia e senza artifici, come forse non immaginavamo di trovare negli ambienti esclusivi. Ci ha fatto vivere un sogno ad occhi aperti, raccontandoci la storia della sua famiglia, spiegandoci e descrivendoci tante delle innumerevoli foto che occupano le stanze della sua casa; senza mai ostentare nulla, condivideva con te le emozioni e la tenerezza dei suoi ricordi. Un’aristocratica generosa e accogliente: aveva quella capacità di mettere tutti a proprio agio, insita nel suo modo di fare, con la sua educazione d’altri tempi. Mai una sbavatura: era lo stile in persona. Abbiamo condiviso, con lei e il figlio Guido, che ne rispecchia il garbo, l’eleganza e la dolcezza, momenti ed esperienze indimenticabili che custodiremo tra i nostri ricordi più belli. Provava, nei confronti della Calabria, un amore profondo e testardo, che le è valso il Premio Sila nel 2016; si è dedicata tenacemente, insieme al marito Francesco, ad attività e iniziative volte a far riscoprire e promuovere l’essenza e l’anima della nostra terra, nelle cui potenzialità ha sempre creduto. Ha sostenuto la tutela dell’area di S. Andrea Apostolo dello Ionio ed è stata fondatrice e ispiratrice del Cammino Basiliano. Ha percorso 1.500 chilometri a piedi, tra il Pollino e l’Aspromonte; ha promosso strenuamente le Valli Cupe alle quali la lega anche una profonda amicizia col suo scopritore, Carmine Lupia, notissimo etnobotanico calabrese.
Ci mancherà moltissimo e la ricorderemo sempre per “la Bellezza che ha saputo trasmettere al mondo”.


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