MAIDA. Il 5 dicembre è la Giornata internazionale del volontariato. Una ricorrenza stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1985 e che giunge quest’anno alla sua 38ma edizione. Lo slogan scelto dall’Onu per questa giornata è “Ifeveryone did”, e racchiude l’invito rivolto a ciascuno, a fare la propria parte per il bene del pianeta.
Grazie all’impegno volontario di ciascuno, e alla potenza di azioni collettive rivolte al bene comune e alle buone cause, abbiamo infatti affrontato con successo le tante sfide regionali ed emergenziali della contemporaneità. In Italia, secondo Istat (dati 2021), sono quasi 5 milioni le persone che offrono se stessi e parte del loro tempo in un’attività di volontariato. La giornata di oggi rinnova dunque l’occasione per ringraziare quanti si sono spesi in varie forme, con professionalità, per gli altri. Basti pensare al lavoro prezioso dei volontari del Cda Calabria Odv impegnati nel territorio calabrese, sempre in prima linea dove c’è bisogno di aiuto. Impegnati in varie attività di supporto sociale verso i minori, i giovani, le donne in difficoltà e gli anziani; attività portate avanti senza sosta, anche durante il periodo della pandemia. Una comunità educante itinerante che attraverso il #PEP Polo Educativo Prossimità ha raggiunto più di 300 ragazzi e 150 adulti coinvolgendo 7 parrocchie, 5 comuni e 3 istituti scolastici.
La presidente di Cda Calabria Odv Graziella Catozza lancia un invito alle istituzioni territoriali a tutti i livelli perché vi sia una vera collaborazione tra mondo del volontariato, della politica e imprenditoriale in modo da rendere sostenibile la solidarietà come impegno di cittadinanza per il bene comune. E, al tempo stesso, rinnova l’appello per nuove adesioni di volontari che aiutino a mantenere il sistema di alcuni servizi di utilità sociale già consolidati nei numerosi Comuni con gli sportelli di ascolto e per portare vento innovativo capace di idee e risposte. Il Cda Calabria è una rete di associazioni e professionisti di volontariato del territorio lametino, che raccoglie oltre 18 tra associazioni, gruppi ed esperienze di solidarietà, per un totale di 458 soci e 43 volontarie e volontari impegnati ogni giorno sul campo. Numeri che fanno di Cda Calabria Odv un osservatore privilegiato delle dinamiche della società calabrese.
«Da sempre il mondo del volontariato è per definizione un attento ascoltatore del territorio e dei suoi bisogni, per portare in evidenza le situazioni di fragilità, specie in quella parte della società che più fa fatica a farsi ascoltare, e darne risposta. CosìGraziella Catozza, presidente del Cda Calabria Odv che sottolinea: “Le esigenze che emergono dal nostro punto di osservazione sono tante e così strettamente concatenate che spesso risulta difficile definirle con precisione. Si va dai bisogni di relazione – con situazioni di solitudine in grandissimo aumento, così come i casi di depressione, in tutte le fasce di età della popolazione, dagli adolescenti agli anziani – ai bisogni di servizi veri e propri, per far fronte a situazioni di povertà, più o meno gravi così come riscontrato dal servizio offerto agli sportelli della Caritas Diocesana di Lamezia Terme».
E sempre sul fronte della povertà in aumento, emerge forte anche il problema dell’abitare, con un mercato immobiliare pressoché immobile e spesso inaccessibile a una parte di cittadini in situazione di fragilità. «Su questa emergenza, ma anche per altre problematiche emerse – continua ancora la presidenteCatozza – serve uno sforzo concreto non solo da parte delle istituzioni, ma anche del mondo imprenditoriale, in una comunione di intenti che possa dare reale risposta ai bisogni della comunità. Il nostro dialogo con le istituzioni rimane aperto, ma i fatti dimostrano che solo attraverso una reale collaborazione tra tutti i soggetti, pubblici, privati e del Terzo Settore, si raggiungono gli obiettivi preposti. Il volontariato rappresenta sì la forza propulsiva della società, ma senza una condivisione di propositi, risorse e procedure, può andare davvero poco lontano».
Molto ci sarebbe poi da dire anche sullo spinoso tema della riforma del Terzo Settore che, pur con le migliori intenzioni,ha in realtà creato una serie di cortocircuiti, primo fra tutti il ridimensionamento del ruolo di advocacy del volontariato, così come l’introduzione del Runts, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, il cui complesso procedimento di iscrizione rappresenta uno scoglio per le organizzazioni meno strutturate. «Il Cda Calabria Odv svolge un ruolo fondamentale mantenendo un legame con tutte le realtà associative, iscritte e non, e il loro territorio in maniera di poter evidenziare le parti più fragili della comunità».
Va sottolineato infine come i volontari singoli rappresentino una risorsa per il sistema con una conseguenza lampante: a loro si affidano quei servizi che il pubblico non riesce a coprire, trattandoli di fatto come manodopera a costo zero e snaturando completamente il senso stesso del volontariato.
«Ecco perché è importante che le tante realtà del volontariato decidano di unirsi in rete: non solo per aumentare la visibilità nella rappresentanza ma anche per potersi dedicare con maggiore energia alle proprie e specifiche mission. Ed è proprio qui – conclude la presidente Catozza – che il Cda Calabria Odv entra in campo: per unire e mantenere viva l’identità del volontariato».