Domenica 8 ottobre un folto gruppo di soci dell’associazione Le Città Visibili è giunto fino al paese delle “misule”, Castelluccio Superiore, un piccolo centro della Basilicata in provincia di Potenza e nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, che è la prima tappa del tratto lucano del Cammino Basiliano.
Appena giunti in paese, ci accoglie Egidio Salomone, in rappresentanza della fondazione VOS, che ha sapientemente curato la riuscita dell’evento e ci ha intrattenuti per informarci delle origini medievali del paese e di ciò che ha contribuito a fare la sua storia. Ci viene incontro anche il dott. Carmine Lupia e con lui ci avviamo verso un palazzo settecentesco, posto al centro di Castelluccio Superiore, che dal 2021 è la sede del primo Conservatorio Nazionale di Etnobotanica con la seguente struttura organizzativa: Vincenzo Salomone, presidente; Egidio Salomone, coordinatore programmi socio culturali; Carmine Lupia, direttore; Giovanni Canora, coordinatore didattico.
Con grande interesse abbiamo appreso, dalla voce del dott. Lupia, di un mondo, quello vegetale, che ci circonda e che per fretta, per superficialità e incompetenza non ci siamo mai fermati a conoscere per capire a fondo i grandi benefici che ne derivano per il mantenimento della vita e degli equilibri biologici del pianeta. Si è così aperto un mondo nuovo di conoscenze che il dott. Lupia, con un linguaggio tecnico ma accessibile, ha illustrato coinvolgendoci e stimolando la nostra voglia di sapere.
Ci ha parlato di proprietà peculiari di varie piante, della loro corteccia, della linfa, del colore del tronco e del loro utilizzo nella società, grazie anche alle conoscenze tramandate dai monaci basiliani, che hanno fatto della Valle del Mercure una delle loro sedi preferite.
Dopo ampio approfondimento, la parola passa dal prof. Lupia al dott. Giovanni Canora, dietista, esperto in piante officinali, co-founder UNESCO Chair Salerno, che affascina tutti quando, con dovizia di particolari, ci parla del mondo delle piante officinali, della gemmoterapia, dei loro benefici, del loro utilizzo in campo medico e in cucina: molte, tra le piante che conosciamo, non sono utili solo a livello ornamentale ma anche in campo terapeutico.
È stato un susseguirsi di emozioni per un sapere che, forse, non avevamo mai avuto la possibilità di approfondire: un mondo nuovo e interessante. Il prof. Canora, inoltre, ci parla del processo di trasformazione delle erbe officinali: selezione accurata, essiccazione, macerazione, estrazione, preparazione di infusi e decotti officinali pronti per essere utilizzati per le cure naturali, con grandi benefici per la salute e minimi possibili effetti collaterali.
Alla fine di queste lezioni magistrali abbiamo indugiato tra le sale del Conservatorio per conoscere da vicino gli strumenti di lavoro del “verde sapere” che rendono plausibile il successo del settore.
Il signor Salomone propone un tour per le vie più o meno strette di Castelluccio per ammirare la Valle del Mercure e tutto il panorama ma anche le antiche costruzioni di un borgo che ben ottocento anime continuano ad amare abitandolo.
Poi tutti a pranzo presso la “Taverna Lucana” per gustare pietanze improntate all’agrobiodiversità del Parco del Pollino: una cucina tipica legata ai prodotti del territorio, con i loro profumi, i loro colori e con i famosi peperoni “cruschi”. Potremmo definire questo un “pranzo didattico” perché Massimo Celano, cuoco custode di ricette tradizionali del Parco del Pollino, per ogni pietanza servita ci ha spiegato il tipo di erbe utilizzate ed elaborate per rendere il piatto veramente unico.
Nel pomeriggio, visita gradevole presso l’Hortus Basiliano per ammirare, tra simmetrici percorsi, piante aromatiche e ortaggi i cui semi sanno di antiche pratiche di monaci basiliani.
Per l’ultima tappa di questo “profumato” viaggio ci spostiamo a Lauria, in località Galdo, per visitare la sede della E.V.R.A. s.r.l. un’azienda fortemente voluta, nel 2007, dal farmacista-fondatore Vincenzo Salomone, che lavora gli Estratti Vegetali per Ricerca e Applicazioni, derivati da piante coltivate o spontanee, producendo estratti vegetali di qualità superiore in un moderno impianto tecnologico farmaceutico e in presenza di personale qualificato.
Abbiamo vissuto una domenica interessante e diversa, di cultura scientifica botanica e naturalistica, che ci ha regalato un sapere fatto non di stili architettonici, bensì di verde e colori che hanno il potere di migliorare la qualità della nostra vita.
Racconto a cura dell’Associazione.