“Alcuni sanitari ora in pensione, che hanno lavorato presso l’Ospedale Civile di Soveria Mannelli (Giovanni PAOLA, Filippo VESCIO e Carlo CAPOLUPO), hanno inteso organizzare un “Raduno Conviviale” tra tutti i Medici, ora in quiescenza lavorativa, che hanno espletato, per un periodo più o meno lungo, il loro servizio presso il nosocomio montano.
È come se simbolicamente si volesse ridare luce e vivacità a quel Presidio che, nel corso degli anni, è stato un importante riferimento polispecialistico per molte famiglie, anche appartenenti a bacini geografici distanti dall’area pre-silana dove è ubicato l’Ospedale.
Bisogna, per esempio, ricordare che il fiorente punto nascita del Servizio di Ostetricia di allora, ha arricchito sensibilmente l’anagrafe del Comune di Soveria Mannelli, soprattutto per l’eccellente proposta dell’allora innovativo “Parto in Acqua”, che ha attratto l’occhio delle telecamere RAI, con una memorabile diretta nazionale per la presentazione di questa modalità di nascita; l’Ortopedia, con l’annesso servizio di Fisioterapia, ha richiamato l’attenzione generale, spesso per l’esclusività di alcuni interventi sul ginocchio e per gli ottimi professionisti che vi operavano; la Medicina Generale per il rigore e la disciplina finalizzata all’obbiettivo di destare sempre viva l’attenzione nei confronti dei pazienti; la Chirurgia, che ha avuto tra le sue fila, fior di chirurghi; la Pediatria che quotidianamente raccoglieva numerose utenze per l’elevato spessore dei professionisti che vi hanno operato e lasciato il segno; un Pronto Soccorso che, nel corso degli anni, ha saputo affrontare le grandi e piccole emergenze, dapprima con il contributo, in turnazione, di tutti i Medici dell’Ospedale, poi con un organico autonomo, e solo di recente ha beneficiato di una importante e moderna ristrutturazione; i servizi di Radiologia, Laboratorio Analisi Gastroenterologia ed Anestesia
sempre pronti a dare un supporto d qualità; infine il servizio della Farmacia che ha rappresentato quasi un modello pioneristico di collaborazione e personalizzazione dell’approvvigionamento farmacologico ai reparti di diagnosi e cura.
Lo storico appuntamento conviviale, che raccoglierà le presenze mediche ospedaliere di una volta, avverrà giorno 28 luglio 2023, ed avrà anche un sapore romantico per l’elevata sensibilità umana, perché dietro ai volti di ognuno, prevedibilmente con qualche ruga in più, si depositano i ricordi di una parte di vita lavorativa trascorsa insieme, all’interno di un Ospedale modello dove tipicamente c’erano rapporti interpersonali sempre improntati alla massima cordialità e rispetto reciproco.
C’è voglia di incontrarsi per celebrare, da parte dei protagonisti del passato, la storia di un Ospedale che è stato molto vivace, trascurando quelle che sono le macerie di oggi”.
E’ quanto si legge in una nota inviata dagli organizzatori del raduno.