Si è svolta nella sala consiliare del Comune di Curinga la celebrazione della Giornata del Rifugiato.
Istituita dalle Nazioni Unite per festeggiare l’approvazione, nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, si tratta di una giornata suggestiva ed emozionante che consente di approfondire un tema divenuto, sempre di più, drammaticamente attuale.
Il SAI di Curinga, nell’edizione 2023, ha proposto una programmazione prolungata nel tempo, ieri prima un convegno alla presenza degli ospiti del progetto, dei rappresentanti della rete territoriale del SAI e dei cittadini.
L’equipe che opera nel progetto ha riportato, attraverso contributi multimediali, l’esperienza degli ultimi 7 anni di accoglienza diffusa; dai motivi che spingono alla migrazione, fino alla gestione dei servizi di accoglienza, mettendo in luce la costruzione della rete che nel tempo il progetto ha saputo valorizzare.
A testimonianza di ciò, sono intervenuti, portando la propria testimonianza in quanto Enti Locali che da anni accolgonole persone rifugiate nei propri comuni, i primi cittadiniPasquale Farfaglia (sindaco e rappresentante del SAI di San Gregorio d’Ippona) e Fabio Signoretta (sindaco e rappresentante del SAI MSNA di Jonadi).
L’occasione è stata utile per favorire uno scambio di buone prassi oltre che a gettare le basi per una collaborazione tra Enti locali.
Il momento centrale è stato dedicato alla presentazione dei nuclei in accoglienza, dando spazio al racconto di esperienze di viaggio ma anche esperienze di accoglienza e integrazione realizzate all’interno del progetto.
La mattinata è stata allietata da un momento conviviale.
Una equipe composta da operatori durante la giornata ha realizzato un laboratorio creativo con i minori in accoglienza.
Gli atti di sensibilizzazione alla Giornata Mondiale del Rifugiato, proseguiranno fino al 21 Luglio, quando si terrà la giornata conclusiva del programma.
«Siamo stati molto lieti – ha sottolineato il Sindaco di Curinga, Elia Pallaria – di aver celebrato questa emozionante giornata che ricorda a noi tutti quanto difficili, ed a volte tragiche, siano le condizioni di vita in alcuni contesti territoriali.
L’accoglienza – attraverso progetti di inclusione ed integrazione – è una sfida di solidarietà che intendiamo cogliere per intero.
Stamane abbiamo visto con i nostri occhi ed ascoltato con i nostri cuori storie drammatiche ma tutte segnate dalla speranza in una vita migliore. Una speranza – ha concluso Pallaria – che non va delusa»