Da qualche giorno c’è una vela in movimento in città che, riportante la data del primo gennaio 2030, mira a mettere in risalto le difficoltà del commercio fisico lametino e non solo.
”È venuto a mancare all’affetto dei suoi vecchi clienti il commercio fisico cittadino – si legge sul cartellone – ne danno il triste annuncio i titolari e i loro parenti più stretti. I funerali si svolgeranno davanti all’Agenzia delle entrate, la Caritas e l’Agenzia per l’impiego. Si ringrazia anticipatamente chi per averlo causato e chi per non aver fatto nulla per impedirlo”.
”Infine si ringraziano – si legge ancora – i proprietari di cani per la loro grande inciviltà nella non raccolta dei bisogni dei loro beniamini, e anche il Comune di Lamezia Terme per i parcheggi a pagamento, per l’indecoroso decoro urbano, per la scarsa lungimiranza politica, ecc.
Non fiori ma offerte alle suddette società (con riferimento ai colossi del commercio online ndr) per il prosieguo dei loro progetti e delle loro lucrose attività”.
“A causa delle norme anticovid30 – si conclude – oltre all’uso delle mascherine e dei tappi alle orecchie, bisogna evitare non solo le strette di mano e gli abbracci, ma anche il guardarsi negli occhi, quindi si consiglia di indossare occhiali da sole scuri o stare tutti a testa bassa”.