Secondo i dati resi noti dall’Osservatorio MPi di Confartigianato Imprese Calabria, nella nostra regione sono interessate dai consumi tipici dei prodotti pasquali oltre 2 mila pasticcerie e imprese del settore dolciario. A tal proposito interviene Conpait Calabria, la Confederazione dei pasticceri.
“Dai dati annunciati, sono emerse criticità che conosciamo molto bene. Anzitutto i numeri: non mancano 120 pasticceri ma almeno il triplo. Ciò avviene perché la formazione è pari a zero, come diciamo da tempo”, si legge in una nota dei pasticceri calabresi.
I prezzi della pasticceria fresca salgono della metà rispetto all’alimentare? “La crisi di materie prime e dell’energia hanno ribaltato effetti pesanti sul comparto dolciario e in particolare sulle pasticcerie”, risponde Conpait. Ma, “il problema è legato anche alla mancata esposizione dei prezzi in tutte le vetrine. E poi, aspetto non secondario, si è costretti ad adeguarsi rispetto alle spese e proprio all’occupazione mancante per pagare, anche, i collaboratori. Bisogna invece riorganizzare interamente il comparto, con regole chiare per tutti e indicazioni precise”. Come? “Ripartendo dalle scuole e dagli istituti alberghieri nello specifico. Facciamo innamorare gli studenti della nostra professione. Oggi non si viene più in bottega perché si attende un posto adeguato. Non è così: siamo orgogliosi della nostra professione e non manca niente, se paragonata agli altri lavori. Nulla da invidiare, anzi”, affermano da Conpait Calabria.
Tremila pasticceri, panettieri e pastai artigiani difficili da reperire – In Calabria delle 440 entrate previste dalle imprese per le professioni di Pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e Panettieri e pastai artigianali, 120 unità, pari al 27,3%, risulta di difficile reperimento, secondo i dati forniti da Confartigianato.
“Ci conforta molto il dato secondo cui al 64,3% delle entrate di pasticcieri, gelatieri, conservieri, panettieri e pastai artigianali è richiesto un livello elevato, medio-alto e alto, di competenze green, quota in costante salita negli ultimi 5 anni. È un buon segnale che va, pari passo, verso la qualità dei prodotti, fondamentale per la crescita complessiva della categoria”.