“Essere donna è volersi bene. Prevenzione: donna e salute”, incontro-dibattito a Pianopoli

“Essere donna è volersi bene. Prevenzione: donna e salute”, incontro-dibattito a Pianopoli

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“Essere donna è volersi bene. Prevenzione: donna e salute”, un tema che è stato declinato nei suoi tanti aspetti nel corso di un incontro-dibattito tenutosi nella sala consiliare di Pianopoli. A fare gli onori di casa la sindaca del comune del comprensorio lametino, Valentina Cuda, la quale si è detta ben felice del fatto che la sua amministrazione affronti tematiche così importanti “in quanto le donne sono sempre pronte a prodigarsi per gli altri, ma non fanno mai abbastanza per la propria salute e il proprio benessere. Una cattiva abitudine che purtroppo si è diffusa ancora di più durante la pandemia”.

Da ciò l’idea di organizzare l’incontro per lanciare un messaggio forte sull’importanza della prevenzione che aiuta a individuare eventuali patologie quando sono ancora sul nascere e quindi evita lunghi e dolorosi viatici nelle strutture sanitarie col conseguente disagio per le famiglie e per le donne stesse. A collaborare alla realizzazione dell’iniziativa anche l’associazione “Senza Nodi” guidata da Nadia Donato, un sodalizio da anni in prima linea per la difesa dei diritti dei più deboli. “La nostra realtà associativa si muove in diversi ambiti tra cui anche quello della prevenzione in campo sanitario; una ‘buona pratica’ di cui sono ancora in molti a non comprendere il valore. La salute è un bene prezioso e in quanto tale va tutelata proprio facendo prevenzione perché quando le patologie si scoprono ad un livello già avanzato, tutte le cure diventano più difficili e complesse”.

All’incontro sono intervenuti anche Giuseppe Caparello, direttore dipartimento Prevenzione Asp di Catanzaro, e Giuseppe Furgiuele, responsabile governance e piano regionale prevenzione. I due medici hanno ribadito con forza che sul territorio ci sono mezzi e strutture per effettuare tutti i vari esami preventivi a tutela della nostra salute. Caparello e Furgiuele hanno esortato le donne a non avere paura a fare i dovuti esami perché purtroppo ancora c’è chi nutre forti timori in merito e si rifiuta di far prevenzione, quando invece basta poco per star bene nel corpo ed anche nella mente. Altro importante messaggio lanciato durante la tavola rotonda è stato quello di aderire alle varie campagne di screening promosse dalle aziende sanitarie unitamente alle campagne vaccinali. Un altro fattore importante messo in risalto da tutti è lo stile di vita: mangiar bene e fare attività fisica sono la condizio sine qua non per assicurarsi per lungo tempo una condizione ottimale di salute fisica e benessere psicologico.

Nella gremita sala consiliare, davanti ad un pubblico attento, è intervenuta anche Annalisa Spinelli, responsabile centro screening oncologici dell’Asp di Catanzaro che ha asserito: “Sembra assurdo ma proprio il cancro può costituire occasione di rinascita, un modo per riprendere in mano la propria vita e ricominciare con abitudini sane e con maggiore cura per se stessi”. Spinelli ha anche rimarcato il fatto che ormai di cancro si guarisce in molti casi; inoltre, per quanto riguarda gli screening, ha invitato a vincere il fatalismo e la disinformazione che ancora purtroppo orbitano intorno a questo tipo di esami. “Il 40 per cento dei tumori è prevedibile – ha sentenziato Spinelli – ma tutto dipende dal nostro stile di vita”. Concetta Fumia, ginecologa dell’Asp di Catanzaro ha creato un focus su prevenzione e cura dei tumori ginecologici ed anche su come affrontare il famigerato papilloma virus. “In Italia è aumentata la percentuale della popolazione che fa i controlli come il pap-test, infatti è diminuita fortemente la mortalità per quanto riguarda queste patologie oncologiche”. Anche la ginecologa ha suggerito di adottare stili di vita sani cercando, soprattutto, di eliminare sempre più lo stress che caratterizza negativamente la nostra quotidianità. Caterina Alessio, radiologa senologa dell’azienda Mater Domini di Catanzaro, ha centrato il suo intervento sulle patologie oncologiche riguardanti la mammella, uno dei tumori attualmente più diffusi ma di cui si può guarire. “Bisogna incrementare la cultura della prevenzione – ha affermato la senologa – per quanto riguarda la prevenzione e cura di questa particolare patologia ci si può rivolgere alla Breast Unit che sono attive sul nostro territorio e che sono strutture specializzate nella diagnosi, nella cura e nella riabilitazione psicofisica delle donne che hanno scoperto di avere un tumore al seno”.

Giovanna Ruggiero, gastroenterologa ed endoscopista dell’Asp di Catanzaro si è soffermata sui tumori del colon retto e sugli esami da fare per la prevenzione alcuni dei quali, pur essendo invasivi, sono molto facili e veloci, anche perché si eseguono con la relativa sedazione. Dunque, disagio e fastidio ridotti al minimo, ma con la consapevolezza di compiere un semplice e responsabile gesto che può effettivamente salvare la vita.


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