“La società civile è stata inascoltata dalla maggioranza di una Commissione regionale che ha finto ma sbandierato di averla ascoltata. A distanza di dieci giorni dalla conferenza stampa tenuta nella sala Sintonia della Comunità “Progetto Sud” di Lamezia, intendiamo esprimere tutta la nostra preoccupazione per l’emendamento alla PL 107 che andrà in discussione domani in Consiglio regionale.
Il rinvio a cui la maggioranza è stata nei fatti costretta nella seduta del 12 dicembre scorso, e le audizioni di sordi che non vogliono capire, hanno costruito un emendamento che segna inevitabilmente un passo indietro nella prevenzione e nella lotta alla dipendenza dal gioco d’azzardo e, per certi aspetti, è peggiorativo rispetto alla PL107. Siamo assolutamente contrari all’emendamento e smentiamo categoricamente che le modifichealla PL107 presentate rispondano alle istanze delle associazioni e dei movimenti, come di chi in Calabria svolge attività educative eprofessioni di cura.
Con le modifiche in tema di distanziometro che il Consiglio regionale si appresta ad approvare, di fatto, l’attuale offerta digioco sul territorio calabrese rimarrebbe pressoché inalterata,poiché le limitazioni della PL 107 si applicherebbero solo allepoche sale che hanno ottenuto la licenza dopo il 2018.
A ciò si aggiunge che non è vero che la legge è a costo zero, al contrario genera un serio aumento della spesa sanitaria calabrese per la cura dei soggetti dipendenti dal gioco. Pur con qualche “acrobazia”, dunque, il nuovo emendamento non cambia la sostanza: la Regione Calabria, che si era distinta a livellonazionale per una legge all’avanguardia sul contrasto alladipendenza dal gioco d’azzardo, sceglie di fare un passo indietro. Quando si parla di prevenzione, di tutela della salute delle persone, di difesa dei diritti dei più fragili, non si può restare nel guado: o si è da una parte o dall’altra. Addirittura la Calabria è tutt’ora priva perfino dei servizi di riabilitazione necessari a tutti e tutte coloro che si trovano dipendenti dal cosiddetto “gioco” d’azzardo e dalle sue conseguenze, tra cui i bisogni riabilitativi della salute e i rischi dell’usura.
Per questo rinnoviamo insieme l’appello che, da Lamezia, è partito dieci giorni fa indirizzato a tutto il Consiglio regionale e al presidente della Giunta: non ridimensioniamo una legge mantenuta ferma e prendiamoci un periodo per attuarla, soltanto poi si potranno valutare delle eventuali modifiche migliorative. IlConsiglio regionale ascolti, per davvero, una società civilecalabrese che su questo tema si è mobilitata e continuerà a tenerealta l’attenzione. Non siamo stati ascoltati. Ma “chi” ascolterete?”.
Firmato da:
ALA – AssociazioneAntiracket Lamezia AgesciCalabria
Associazione Alba
Associazione Culturale e Politica “Cambiavento” Associazione IlGirasole
Associazione Senza Nodi
Azione Cattolica diLamezia Terme Comunità Competente
Comunità Masci Lamezia Terme 2
Comunità Progetto Sud
Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali di Lamezia Terme Consulta Nazionale Antiusura
Insieme per il Bene Comune
Fondazione Antiusura Carlo De Cardona di Cosenza
Fondazione Antiusura Mons. MOIETTA diLamezia Terme
Fondazione Antiusura San Matteo Apostolo di Cassano allo Jonio
Fondazione Antiusura Santi Cosma e Damiano di Locri
Fondazione Antiusura Zaccheo di Crotone
Fondazione Trame
Movimento Cristiano Lavoratori
Movimento dei Focolari
Punto Pax Christi Lamezia
Rete Mettiamoci in Gioco formata da:
ADA
Anteas
ARCI Lamezia-Vibo
Avviso Pubblico (Associazione di Enti Locali eRegioni contro mafie e corruzione) Auser Calabria
Centro AgapeCREA
Coldiretti
Coordinamento Nazionale Comunitàdi Accoglienza CalabriaFEDERSERD
Federconsumatori FICT
Forum delle associazioni familiari LegaConsumatori
LiberaVivere In