«Il costo della vita continua ad aumentare, l’inflazione a novembre ha toccato +11,2 per cento, andando a restringere sempre di più il potere d’acquisto e aumentando il disagio delle famiglie, ma i salari rimangono sempre uguali per lavoratori e lavoratrici spesso già costretti nella morsa di contratti pirata che sforbiciata dopo sforbiciata riducono all’osso i loro diritti».
Il segretario regionale Fisascat Cisl Fortunato Lo Papa interviene su quella che sembra essere una vera e propria crisi di sistema che non «vede interventi operativi per ridurla, dare ossigeno ai lavoratori e consentire una ripresa effettiva del Paese».
Ecco perché il cislino chiede che ci sia innanzitutto un incontro tra Regione e associazioni datoriali al fine di mettere un freno alle aperture selvagge e regolamentarle «onde evitare che, come ormai consuetudine ci siano lavoratori del commercio e del terziario che per stipendi spesso miseri passino i giorni rossi e non solo a lavorare».
Ma per Lo Papa è giunta anche l’ora di una presa di posizione forte verso i contratti pirata, che generano dumping contrattuale, mettono i lavoratori in difficoltà e stanno prendendo sempre più piede. «Un passo importante sarebbe – afferma – che la Regione lavori per premiare con degli incentivi le aziende che ricorrono ai contratti delle categorie sindacali maggiormente rappresentative dando così un segnale importante, schierandosi apertamente e scoraggiandone l’uso».
Fisascat Cisl Calabria ritiene, inoltre, sia importante puntare sulle potenzialità della Bilateralità che raccordando associazioni datoriali e sindacati è promotrice di importanti incentivi, proposte, opportunità. Come, ad esempio, quella per i lavoratori di accedere alla formazione tramite i Fondi Interprofessionali acquisendo competenze utili ad allargare la domanda di mercato alla quale possono accedere e, quindi, un maggiore peso.
«E’ opportuno oggi più che mai che si lavori per un miglioramento delle condizioni lavorative e questo avvenga di concerto con associazioni datoriali e sindacati. Ecco perché auspico che la Regione si metta in moto – conclude Lo Papa- ci convochi o si adoperi per agevolare quei diritti che sono sempre in più in fase regressiva e che, incidendo, su potere d’acquisto e non solo, sono anche l’asse dell’intero sistema economico».